Feromoni e vigneto: le diverse tecniche di confusione sessuale

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I principali fitofagi della vite sono Lobesia botrana ed Eupoecilia ambiguella, note anche come Tignoletta e Tignola della vite. Il loro comportamento carpofago le rende particolarmente pericolose durante la fase di chiusura grappolo, poiché le larve penetrano negli acini subito dopo la schiusa dalle uova generando i danni più elevati. 

Le loro penetrazioni aprono infatti la via a successive infezioni di muffa grigia (Botrytis cinerea) alla quale possono poi ulteriormente subentrare i marciumi acidi, causati questi da un complesso di lieviti quali Candida Berkhout e Kloeckera Janke abbinati a batteri del genere Acetobacter. Gravi sono quindi le ripercussioni di un mancato controllo dei due fitofagi, motivo per il quale si devono adottare nei vigneti le più opportune strategie di difesa, sia con insetticidi, sia tramite la tecnica della confusione sessuale.

Le tecniche di confusione sessuale di Tignole e Tignolette

Oltre ad applicare i più indicati insetticidi, contro Lobesia ed Eupoecilia si possono adottare anche le tecniche di confusione sessuale atte a minimizzarne gli accoppiamenti e quindi le successive ovideposizioni. Tale approccio necessita della diffusione in campo degli analoghi di sintesi dei feromoni sessuali femminili di entrambe le specie. Se la presenza di queste sostanze è omogenea, prolungata e significativa, i maschi non riescono infatti a individuare le scie feromoniche emesse naturalmente dalle femmine, vanificandone la ricerca.

L’efficacia di tale tecnica è legata a diverse variabili, sia territoriali sia di campo. Circa le prime, tanto più sarà estesa la tecnica della confusione sessuale in un territorio, quanto più sarà alto il grado di protezione dei vigneti. Ciò poiché l’estensione stessa delle aree soggette a confusione sessuale ne aumenta l’efficacia in termini di copertura spaziale. Circa le specifiche di campo, invece, ogni viticoltore dovrà tenere conto della forma e della giacitura dei suoi vigneti, come pure conoscere la direzione dei venti dominanti al fine di assecondarne i flussi a tutto vantaggio della corretta diffusione in campo dei feromoni. 

I diversi feromoni disponibili: dispositivi solidi, aerosol, liquidi

La confusione sessuale può essere operata applicando sulle piante specifici diffusori caratterizzati da un doppio capillare di materiale polimerico. Questo contiene gli specifici feromoni, le cui caratteristiche chimico-fisiche li rendono facilmente evaporabili. Il rilascio dei feromoni è infatti progressivo e prolungato, tanto da considerare coperto l’appezzamento per diverse settimane.

La plasticità dei diffusori ne agevola inoltre l’apposizione lungo i filari, tuttavia il lavoro manuale richiesto è comunque significativo: diverse centinaia sono infatti gli erogatori da applicare per ogni ettaro, sino a 400-500, se si vuole garantire un’adeguata copertura al vigneto.

Quanto alle sostanze attive, questo sono principalmente (E,Z)-7,9-Dodecadienil acetato, in alcuni casi abbinato a (Z)-9-Dodecen-1-il acetato a diverse concentrazioni a seconda del tipo di diffusore commercializzato. Infine, esistono erogatori che contengono quattro diversi tipi di feromoni: oltre ai due menzionati sono infatti presenti anche (Z)-9-Tetradecen-1-il acetato e (Z)-11-Tetradecenil acetato. Oltre a controllare Tignole e Tignolette, sono quindi in grado di estendere la pratica della confusione sessuale anche ad Argyrotaenia ljungiana, l’Eulia dei fruttiferi e della vite.

Infine, esistono sul mercato anche erogatori che abbinano l’(E,Z)-7,9-Dodecadienil acetato all’n-dodecilacetato, sostanza che esplica un effetto ritardante nel rilascio del feromone, specifico questo per la sola Lobesia botrana. Sempre elevato anche in questo caso il numero di erogatori per ettaro, pari a 500 unità. 

Altre tipologie di erogatori prevedono invece i cosiddetti “puffer”, cioè dei dispositivi alimentati a batterie che ospitano bombole progettate per emettere quote di aerosol a intervalli programmabili. L’accensione del dispositivo e l’impostazione dell’ora e del ritmo di emissione sono gestibili da pulsanti abbinati a un display.

I dispositivi vanno posizionati in cima ai pali del vigneto in ragione di 3-4 per ettaro. Più pratici da installare e meno influenzabili dagli andamenti metereologici rispetto agli erogatori polimerici, questa tipologia di installazione immette i feromoni solo in pochi e specifici punti dell’appezzamento. Ciò comporta porre particolare attenzione a tale fase, poiché per garantire una sufficiente uniformità di distribuzione vanno realizzate griglie circolari dal diametro di circa 100 metri, parzialmente sovrapposte al fine di coprire al meglio tutta l’area interessata. 

Inoltre, anche in tal caso vanno valutate la forma e la dimensione dei vigneti, la direzione dei venti dominanti e le modalità di controllo di Tignole e Tignolette nei vigneti limitrofi: se tramite applicazione di insetticidi o tramite confusione sessuale anch’essi. L’identificazione dei 3-4 punti di installazione è quindi la parte più delicata, impegnativa e dispendiosa in termini di tempo di questi sistemi. 

Infine, novità per il 2024, EXPLOYO™ Vit, contenente l’analogo del feromone (E,Z)-7,9-Dodecadienil acetato, specifico per la Tignoletta. La soluzione targata Syngenta rivoluziona le modalità di applicazione dei feromoni nei vigneti, poiché può essere applicato alle piante tramite le normali attrezzature aziendali impiegate per le applicazioni dei prodotti fitosanitari. 

Grazie alla sua formulazioneliquida, EXPLOYO Vit eroga progressivamente il feromone nel vigneto in modo progressivo e uniforme, semplificando in modo significativo la pianificazione aziendale e minimizzando al contempo la richiesta di manodopera. 

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