Parassiti delle brassicacee e come controllarli
La gamma insetticidi di Syngenta annovera soluzioni capaci di controllare un ampio spettro di parassiti, assicurando la massima protezione delle colture
Molteplici parassiti infestano le brassicacee nei diversi momenti del loro ciclo colturale. Queste colture patiscono infatti attacchi di afidi, lepidotteri, tripidi ed elateridi, al fianco dei quali possono presentarsi anche aleurodidi, Altica e mosca, apportando ciascun parassita specifici danni.
Per controllare un così ampio spettro di fitofagi e fitomizi è quindi necessario contare su un ventaglio altrettanto ampio di soluzioni tecniche. Ciò anche per consentire strategie di difesa diversificate quanto modi d’azione e caratteristiche intrinseche degli insetticidi impiegati.
Infine, anche l’aspetto residuale riveste la massima importanza lungo la filiera agroalimentare, quindi i programmi di difesa devono essere strutturati anche in considerazione di questi aspetti.
Afidi e altri parassiti pungenti-succhianti: attenzione alle virosi
Principalmente, sulle brassicacee si rinvengono attacchi di Brevicoryne brassicae. Conosciuto anche come afide ceroso del cavolo, tramite la sua attività trofica esso diviene responsabile di deformazioni e ingiallimenti delle foglie attaccate. Inoltre, questo afide è vettore di virosi come quella del Mosaico e della Maculatura anulare nera. Di norma si interviene alla loro prima comparsa in campo, bloccandone in tal modo la crescita della popolazione. Cinque le soluzioni impiegabili contro questi insetti, alcune delle quali assicurano contestualmente un elevato controllo su altri parassiti.
Caratterizzati da ampio spettro di parassiti controllati e da una eccellente velocità d’azione, si distinguono KARATE® ZEON e KARATE® ZEON 1.5, entrambi a base di Lambda-cialotrina e capaci di controllare oltre agli afidi anche diversi lepidotteri defogliatori, cimici e mosche bianche, in particolare Aleyrodes proletella. Gli adulti di questi aleurodidi, come pure i loro stadi pre-immaginali, infestano le pagine inferiori delle foglie danneggiandole con le punture dei propri apparati boccali e causando ingiallimenti della lamina fogliare. Inoltre, sulla melata da loro prodotta si sviluppano fumaggini a scapito della qualità finale dei raccolti. Anche contro le mosche bianche i riferimenti tecnici si confermano KARATE® ZEON e KARATE® ZEON 1.5, da utilizzare come abbattenti alla comparsa delle prima infestazioni.
Lambda cialotrina: velocità e ampio spettro, insieme
Oltre che in KARATE® ZEON e KARATE® ZEON 1.5, lambda cialotrina è presente anche in AMPLIGO®, insetticida nel quale viene proposta in miscela con clorantraniliprole, specialista nel controllo dei lepidotteri. Registrato su Cavolo Broccolo, AMPLIGO® eccelle infatti nella difesa delle brassicacee dalle tipiche cavolaie, ma anche da Spodoptera spp. e Plutella xylostella, divenuta particolarmente diffusa e aggressiva negli ultimi anni.
Massima scelta, ottimi risultati
A completare la gamma di insetticidi efficaci contro gli afidi e molti altri parassiti delle brassicacee si propongono infine EVURE® PRO e BEMOTIUS®. A base di tau-fluvalinate, EVURE® PRO è caratterizzato da una buona selettività sui pronubi e permette di controllare, oltre a Brevicoryne brassicae, anche eventuali infestazioni di Myzus persicae, di tripidi e di lepidotteri come Pieris e Mamestra brassicae.
Efficace contro gli afidi, ma impiegabile anche contro nottue e tignole, BEMOTIUS® contiene invece azadiractina A, sostanza naturale estratta dalla pianta Azadirachta indica. Per tale ragione è utilizzabile anche da chi segua disciplinari di produzione biologica.
Barriere solide contro i lepidotteri
All’Ordine dei lepidotteri appartengono parassiti tipici delle brassicacee quali Mamestra brassicae e Pieris brassicae, ai quali si aggiungono spesso Spodoptera spp. e Plutella xylostella, la tignola delle crucifere. Con i loro apparati boccali masticatori, questi insetti possono arrecare danni gravi alle foglie delle brassicacee, richiedendo soluzioni altamente specialistiche.
In tal senso si possono effettuare interventi mirati con AFFIRM®, efficace larvicida a base di emamectina benzoato registrato su tutte le tipologie di brassicacee a eccezione dei cavoli a foglia e dei cavoli rapa. Solo su cavolo broccolo, in alternanza con AFFIRM® è poi impiegabile il già citato AMPLIGO®, il quale assicura il contemporaneo controllo di adulti e larve grazie alla presenza di lambda cialotrina e di clorantraniliprole.
A questi due specialisti per i lepidotteri si possono affiancare i citati BEMOTIUS®, EVURE® PRO e i prodotti della Linea KARATE® ZEON, capaci di ampliare lo spettro d’azione dei trattamenti su una più vasta gamma di parassiti. Infine, per i trattamenti prossimi alla raccolta è consigliabile PRIMIAL®, a base di Bacillus thuringiensis. Anch’esso impiegabile in agricoltura biologica, consente di gestire al meglio anche gli aspetti residuali delle produzioni.
Tripidi: danni da punture e ovideposizioni
Le specie di tripidi che interessano le brassicacee sono prevalentemente Thrips tabaci, Thrips palmi e Frankliniella occidentalis, la meno diffusa fra le tre. I danni alla coltura sono provocati sia dalle punture degli apparati boccali, tramite le quali gli insetti si nutrono, sia da dalle femmine in fase di ovideposizione all’interno dei tessuti fogliari.
La loro pericolosità deriva anche dal fatto che possono compiere da quattro a sette generazioni l’anno, rendendo necessario un loro controllo continuo tramite le apposite trappole cromotropiche, utili per individuare il momento più idoneo per intervenire. Contro i tripidi si deve infatti trattare all’inizio della loro infestazione utilizzando EVURE® PRO, dall’ottimo potere abbattente.
Elateridi: quando i pericoli giungono dal basso
Dalla fase di post-trapianto le brassicacee possono essere attaccate anche dal basso, subendo le proliferazioni degli elateridi (Agriotes spp.), coleotteri le cui larve producono danni severi agli apparati radicali. La soluzione specialistica contro questi parassiti terricoli è FORCE® EVO, geoinsetticida granulare a base di lambda cialotrina da distribuire nel terreno lungo le file di trapianto.
Altri parassiti controllabili con insetticidi ad ampio spettro
Sulle brassicacee possono infine essere rinvenuti anche ditteri e coleotteri, come per esempio la mosca del cavolo (Delia radicum) e l’Altica (Phyllotreta spp). Il primo è un dittero che attacca prevalentemente cavolfiore e cavolo broccolo, causando danni soprattutto alle piante nelle prime fasi di sviluppo, quando le larve penetrano nella zona del colletto e scavano gallerie nelle radici. Anche l’Altica colpisce nelle prime fasi del ciclo colturale, quando gli adulti arrecano danni diffusi sulle giovani piantine partendo dallo stadio cotiledonare. Entrambi possono essere contrastati da insetticidi ad ampio spettro già impiegati contro altri insetti infestanti.