TAEGRO®: tre soluzioni in una
La difesa della vite necessita di approcci tecnici sempre più inclusivi degli aspetti ambientali e residuali delle pratiche agricole. Oltre a garantire quindi la massima protezione dei raccolti, va assicurata anche la sostenibilità stessa dell’intero processo produttivo.
A contribuire significativamente al soddisfacimento di questi nuovi indirizzi sono i mezzi di difesa che afferiscono al segmento tecnico del Biocontrollo. Grazie all’inserimento di soluzioni di origine naturale è infatti possibile alleggerire i bilanci ambientali dei programmi fitosanitari, ottimizzando al contempo anche il profilo residuale dei raccolti.
Vite da vino e da tavola: attenzione a botrite, oidio e marciumi acidi
Ad affliggere i viticoltori sono diverse patologie, variabili fra loro in base agli andamenti stagionali e alla localizzazione geografica in cui la vite viene coltivata. Inoltre, alcune differenze segnano la produzione di uva da vino e di uva da tavola, colture che guardano a specifiche filiere necessitando quindi di attenzioni diverse.
Fra le molteplici malattie che riguardano la vite, oidio e botrite sono un denominatore comune fra i due diversi indirizzi produttivi, da vino e da tavola, ma possono colpire in modo più o meno marcato proprio in funzione delle modalità con cui la coltura viene condotta. Per esempio sotto tendone, tipica forma di allevamento della vite da tavola, queste patologie trovano di norma condizioni più favorevoli al proprio sviluppo grazie a maggiori temperature e umidità relative dell’aria. Inoltre, le varietà a raccolta tardiva maturano in autunno, venendo esposte più a lungo alle infezioni, soprattutto di botrite.
Le infezioni di botrite possono a loro volta aprire la strada ai marciumi acidi, generati da microrganismi saprofiti quali Acetobacter spp., Candida spp., Gluconobacter spp., Kloeckera apiculata e Saccharomicopsis vini. I danni apportati dai marciumi acidi rendono incommercializzabili i grappoli di uva da tavola, attesa dai mercati perfetta dal punto di vista della sanità degli acini, come pure conferiscono ai mosti sapori e odori che impattano poi severamente la qualità organolettica dei vini.
TAEGRO®: risolve, naturalmente
Lanciato inizialmente contro oidio e botrite dell’uva da vino e da tavola, TAEGRO® è la soluzione di Syngenta che ha poi ottenuto l’estensione di etichetta per il controllo dei marciumi acidi, potendo quindi contrastare contemporaneamente le tre avversità con una sola soluzione.
Formulato come polvere bagnabile al 13% di Bacillus amyloliquefaciens (ceppo FZB24), TAEGRO® è presto divenuto un apprezzato riferimento tecnico in viticoltura, trainando il segmento dei prodotti per il Biocontrollo dei patogeni. Contro di essi TAEGRO® esplica infatti tre differenti meccanismi d'azione. Il primo è quello di competizione per spazi e risorse, ostacolando la proliferazione dei microrganismi dannosi. Il secondo va a completare quello precedente, stimolando i meccanismi di autodifesa della coltura. Infine il terzo meccanismo di azione, cioè il rilascio di metaboliti secondari che risultano tossici per i patogeni.
Questi metaboliti sono essenzialmente lipopeptidi e i polichetidi specifici dell'esclusivo ceppo FZB24 di Bacillus amyloliquefaciens contenuto in TAEGRO®. I primi sono sostanze comunemente presenti in natura, venendo usate da alcuni microrganismi per migliorare la propria competitività nei confronti di altre forme di vita batterica e fungina. Si tratta generalmente di sostanze quali surfattina, iturina, fengicina, bacillibactina e bacilysina.
Caratterizzati da una elevata stabilità strutturale, i polichetidi abbracciano invece sostanze come bacillene, difficidina e macrolattina, le quali hanno dimostrato anch’essi una spiccata attività nei confronti di batteri e funghi patogeni.
L’azione combinata di lipopeptidi e polichetidi permette quindi di contrastare le proliferazioni delle malattie ottimizzando al contempo il profilo residuale. Inoltre, i loro meccanismi d’azione sono diversi da quelli normalmente offerti dalle sostanze di sintesi. Le sinergie che si instaurano fra i tre differenti modi di azione di TAEGRO® giocano quindi un ruolo fondamentale anche in ottica di prevenzione delle resistenze, tema anch’esso sensibile quando si parla di oidio e botrite.
Stabile e flessibile
La particolare formulazione di TAEGRO® conferisce al prodotto un'ottima resistenza al dilavamento, come pure ne aumenta la resistenza ai raggi UV preservandone la persistenza d’azione.
Autorizzato su vite da vino e da tavola, TAEGRO® è applicabile fino a un massimo di 10 volte per stagione alla dose di 0,37 kg/ettaro da diluirsi in volumi di acqua sufficienti all’omogena copertura delle superfici trattate. I momenti ottimali di impiego cadono soprattutto tra le fasi di pre-chiusura grappolo e invaiatura, quando le applicazioni di TAEGRO®, cadenzate ogni 7-10 giorni, permettono di prevenire attivamente le proliferazioni dei patogeni riportati in etichetta.