Mais e diserbi di post-emergenza: la forza di una gamma completa
Le popolazioni spontanee possono variare da zona a zona, richiedendo quindi soluzioni capaci di controllare ogni possibile composizione di erbe infestanti. Soprattutto in presenza di malerbe a nascita molto scalare, i diserbi di post-emergenza del mais permettono inoltre di completare l’efficacia dei diserbi di pre-emergenza, eliminando anche le infestanti nate più tardivamente.
Le soluzioni da impiegare devono saper controllare però con un solo passaggio sia le popolazioni di graminacee, sia quelle di dicotiledoni. Condizione, questa, comune a ogni azienda agricola, sebbene con diversi equilibri fra le specie presenti. In tal senso Syngenta Italia può offrire soluzioni affidabili ed efficaci come ELUMIS® a cui si affiancano gli erbicidi delle linee GHIBLI® e CALLISTO®, tutti specialisti nei diserbi di post-emergenza del mais. L’intera gamma spicca inoltre quanto a praticità e flessibilità di impiego, incontrando ogni diversa esigenza aziendale, incluse quelle più complesse.
ELUMIS®: una soluzione per molte malerbe
Formulato come dispersione in olio a base di nicosulfuron e mesotrione, ELUMIS® assicura il massimo controllo delle infestanti sia graminacee, sia dicotiledoni. Ciò grazie alla virtuosa sinergia di azione fra le due sostanze attive, caratterizzate da modi e spettri d’azione altamente complementari.
La particolare tecnologia formulativa, esclusiva di Syngenta, conferisce inoltre a ELUMIS® una eccellente selettività per la coltura, ottimizzando al contempo l’omogeneità della distribuzione sulle superfici vegetali. Il formulato include infatti selezionati bagnanti e additivi che rendono superflua l’aggiunta di altri coadiuvanti, velocizzando la penetrazione del prodotto nei tessuti vegetali. In tal modo si esaltano le caratteristiche tecniche di ELUMIS®, scongiurando al contempo dilavamenti in caso di piogge eventualmente cadute nelle ore immediatamente successive al trattamento.
Circa le dosi, ELUMIS® si applica nella fase in cui la coltura si presenta dalle 2 alle 8 foglie. In tale finestra temporale il diserbo va mirato quando le dicotiledoni sono allo stadio di 2-4 foglie vere e le graminacee fra le 2 foglie e l’inizio accestimento. Dal momento che la Sorghetta da rizoma è una delle infestanti chiave di più difficile controllo, questa va trattata quando il suo sviluppo non abbia ancora superato i 10-20 centimetri di altezza.
Utilizzato di norma alla dose di 1,5 litri, ELUMIS® può essere impiegato a un litro per ettaro in caso di prevalenza di infestanti a foglia larga. Le dosi più consigliabili sono invece pari a 1,5-2 litri per ettaro in presenza di graminacee sviluppate e di Sorghetta da rizoma.
Miscele per ogni situazione
Oltre a ELUMIS®, sono disponibili soluzioni impiegabili in miscela estemporanea, potendo in tal modo sfruttare al meglio le differenti caratteristiche tecniche di mesotrione e nicosulfuron. In tal senso si prestano gli erbicidi delle linee GHIBLI® e CALLISTO®. GHIBLI® TM e GHIBLI® PLUS sono formulati come dispersioni in olio basate su nicosulfuron e miscelabili con CALLISTO®, formulato come sospensione concentrata contenente mesotrione.
GHIBLI® TM contiene 40 grammi per litro di nicosulfuron, mentre GHIBLI® PLUS unisce a 50 grammi per litro di nicosulfuron anche 220 grammi per litro di dicamba. Il primo si applica tra le 2 e le 6 foglie vere del mais e va dosato a 1-1,5 litri per ettaro in funzione del momento di impiego e dello stadio di sviluppo delle infestanti, in special modo della Sorghetta da rizoma. GHIBLI® PLUS ha una più ampia finestra temporale di impiego (2-8 foglie vere del mais) e dosi di impiego di 0,8-1,2 litri per ettaro, con la dose minore consigliata sulle infestanti annuali sensibili e nelle prime fasi di sviluppo. La dose maggiore è invece da preferire per il controllo di Sorghetta da rizoma e di dicotiledoni perenni, oppure in caso si debba intervenire su infestanti più sviluppate o mediamente sensibili.
CALLISTO® contiene 100 grammi per litro e si può impiegare a 0,5-1 litro per ettaro quando le infestanti dicotiledoni sono fra le due e le quattro foglie vere. La dose maggiore va impiegata in questo secondo caso.
Spettro d’azione ampio e completo
Mesotrione è risolutivo su Cencio molle, Amaranti (anche su quelli resistenti), Forbicina, chenopodi, Stramonio, Papavero, poligonacee, crucifere, Erba morella, Zucchino selvatico, Veronica e Nappola minore. Mediamente sensibili al dicotiledonicida si mostrano però anche Carota, Galinsoga, Linaria, Mercorella,Uva turca, Convolvolo, Ramolaccio selvatico, Romice e Stellaria.
Nicosulfuron è da sempre consolidato riferimento tecnico contro le graminacee quali giavoni, sorghetta (da seme e da rizoma), Pabbio, Avena, Setaria, Coda di volpe e Loglio. Oltre a queste, però, la sostanza attiva si mostra efficace anche su alcune dicotiledoni come Amaranti, Forbicina, Borsa del pastore, Rucola selvatica, Camomilla, poligonacee, crucifere, Portulaca, Ramolaccio selvatico e Rapistro rugoso. Mediamente sensibili si mostrano infine Panico e Digitaria fra le graminacee e Stramonio, Fallopia ed Erba morella fra le foglie larghe.
L’uso in miscela di nicosulfuron e mesotrione consente quindi di ampliare lo spettro delle malerbe controllate, esaltandone il controllo finale. Inoltre, l’aggiunta di dicamba, presente in GHIBLI® PLUS estende ulteriormente lo spettro d’azione e l’efficacia sulle dicotiledoni, incluse ruderali e di sostituzione, rendendo completo il controllo su tale infestanti.
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