KENDAL® e TALETE®: alleati delle colture nei momenti difficili

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Le progressive restrizioni sul fronte della difesa e della nutrizione delle colture sono andate a sommarsi a temperature medie mensili in costante crescita e a condizioni di siccità sempre più frequenti. Quale conseguenza, gli agricoltori sono chiamati a garantire comunque ai mercati elevate rese a fronte di minori input chimici e di risorse irrigue spesso limitate. 

Gli stress abiotici ovvero provocati da un fattore ambientale estremo, come grandine, bombe d'acqua, siccità, alte temperature, incidono sempre di più sulla fisiologia della pianta e di conseguenza sulla resa finale. Per questo motivo Syngenta Biologicals offre numerose soluzioni agli agricoltori per sostenere efficacemente le piante, agendo su molteplici passaggi metabolici atti a ridurre gli stress ossidativi che limitano le produzioni e stimolando la biosintesi di sostanza secca anche a fronte di condizioni termiche e idriche non ottimali. 

KENDAL®: stress ai minimi, rese al top

In presenza di condizioni ostili, è possibile far ricorso a KENDAL® che migliora i processi fisiologici primari, nutrendo e rinforzando le piante affinché proseguano attivamente nella propria crescita a garanzia dei migliori standard quali-quantitativi. L’esclusivo complesso “GEA 249” presente nella formula di KENDAL® permette infatti di supportare attivamente il metabolismo delle piante soprattutto quando si verifichino stress abiotici.

Marcato risulta il suo supporto alle piante soggette a stress termici, permettendo alle colture di superare i momenti più difficili senza mortificare le rese. Su vite, per esempio, tali vantaggi si traducono in una migliorata fotosintesi e quindi in una maggiore qualità delle uve. Le applicazioni nei vigneti vanno effettuate a livello fogliare a cadenza di 7-10 giorni alla dose di 1-2 litri per ettaro, anche in abbinamento ai prodotti fitosanitari. 

ACQUA e clima, fattori fondamentali per l’agricoltura

L’estate 2023 è stata la più calda mai registrata a livello globale e in Italia l’eccezionalità degli eventi atmosferici estremi è ormai diventata la norma, con una tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di sbalzi termici significativi, siccità, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense. Il 2023 italiano è stato segnato prima da una grave siccità e poi, per alcuni mesi, dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi con il caldo torrido che si è alternato a precipitazioni abbondanti. In condizioni di risorse idriche insufficienti, l'acqua diviene quindi il principale fattore limitante per le rese agricole. 

In tal senso, quale parametro utile all’analisi delle rese in funzione della risorsa idrica si propone la Crop water productivity (CWP), rapporto fra chili raccolti e metri cubi di acqua utilizzati per produrli. La CWP esprime cioè la produttività idrica delle colture. Al servizio degli agricoltori esistono però strumenti efficaci nel migliorare la produttività delle unità irrigue o pluviometriche ricevute dalle colture, permettendo di mantenere elevate le rese anche in condizioni ambientali sfavorevoli.

TALETE®: massimo valore a ogni goccia

Durante tutto il ciclo vegeto-produttivo TALETE® agisce infatti direttamente sulla fisiologia della pianta esaltando la Crop water productivity, sia in condizioni di adeguata disponibilità idrica, sia quando questa risorsa risulti scarsa. 

TALETE® conferisce quindi alla coltura una maggiore capacità di assorbire e ritenere l'acqua, aumentando in tal modo l’efficienza delle pratiche irrigue a tutto vantaggio di una maggiore flessibilità gestionale. Grazie a TALETE® si possono infatti allungare i turni irrigui sino a permettere in alcuni casi il salto completo del turno. 

Benefici misurabili alla raccolta

Al fine di misurare i vantaggi di una migliorata Crop water productivity sono state condotte diverse prove su uva da tavola, sia in condizioni di ottimale disponibilità idrica, sia in condizioni di scarsità della risorsa, riducendola del 30%. Significativi sono stati i benefici misurabili alla raccolta in termini di peso dei grappoli e di dimensione media degli acini, applicando TALETE® quattro volte a cinque litri per ettaro. I trattamenti sono iniziati dalla post-allegagione, a fine giugno, mantenendo poi intervalli di circa dieci giorni. 

Rispetto alle tesi non trattate, sia in condizione irrigua ottimale, sia con ristrettezza idrica, TALETE® ha garantito incrementi produttivi intorno al 25%, garantendo maggiori produzioni finali assolute, abbinate a una maggiore qualità di grappoli e acini. Consistenza e gradi Brix sono infatti risultati significativamente superiori ai non trattati, soprattutto in condizioni di scarsa disponibilità idrica.