Il controllo del tripide in primavera

Syngenta per il florovivaismo

Ad inizio anno ci siamo occupati del monitoraggio delle popolazioni del tripide che attacca le colture floreali e ornamentali: ti invito a rileggere l’articolo al seguente link. Il successo della nostra strategia di difesa dipenderà fortemente dall’attività di monitoraggio svolta a fine inverno, così come visto nell’articolo sopra menzionato. Una volta che gli strumenti di monitoraggio segnaleranno una potenziale situazione di rischio di attacco (mutamento delle condizioni climatiche, fase suscettibile della coltura, ritrovamento di individui sulle trappole, rapido incremento della popolazione, ecc.) è bene intervenire nel più breve tempo possibile per massimizzare l’efficacia del programma di difesa. In questo articolo vedremo come utilizzare gli strumenti a disposizione.

L’inizio della primavera è notoriamente caratterizzato da repentini cambiamenti delle condizioni atmosferiche. L’innalzamento delle temperature è sicuramente il fenomeno che incide in maniera significativa sull’attività del tripide, specialmente in condizioni di ambiente protetto.  

Frankliniella occidentalis, una delle specie più diffuse, sverna da adulto in quiescenza nel terreno o sulle piante, ed entra in attività proprio in seguito all’innalzamento della temperatura. Le femmine sono in grado di ovideporre già pochi giorni dopo la loro comparsa anche in assenza di accoppiamento con il maschio, fenomeno noto come partenogenesi (in questo caso le uova daranno origine a soli maschi). Con temperature prossime ai 25°C, il ciclo di sviluppo completo da uovo ad adulto avviene in 13-14 giorni, ma già con temperature di 15°C il tripide è attivo e capace di riprodursi. 

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Un attento monitoraggio, con il sussidio delle trappole cromotropiche, e un’attenta osservazione della coltura e delle condizioni atmosferiche, ci consentirà quindi di individuare questo momento chiave. In questa fase, la popolazione del tripide sarà ancora contenuta e la percentuale di individui adulti sarà limitata. Ricordiamo, infatti, che gli interventi insetticidi avranno maggiore efficacia se diretti contro gli stadi giovanili dell’insetto.

Quindi, una volta accertata la presenza delle prime forme giovanili, è il momento di mettere in atto la nostra strategia di difesa. In questa fase, l’insetticida Mainspring rappresenta lo strumento ideale. Il prodotto, contenente la sostanza attiva cyantraniliprole, è stato sviluppato appositamente per le colture floreali e ornamentali in serra. Per ottenere un ottimo controllo del tripide si raccomandano due applicazioni a distanza di 7 giorni alla comparsa delle prime forme giovanili, utilizzando una dose di 10 g/hl. Mainspring esercita sul tripide un’efficace azione ovo-larvicida e larvicida, e agisce principalmente per ingestione, minimizzando quindi i rischi per gli insetti utili

logo Mainspring

All’interno di una strategia di difesa integrata, alle applicazioni di Mainspring seguiranno applicazioni con prodotti a base di sostanze attive con diverso meccanismo d’azione, compresi i mezzi di bio-controllo (biologicals). Tra questi, Bemotius rappresenta un valido strumento per il controllo del tripide: bioinsetticida a base di Azadiractina A, agisce come regolatore di crescita, possedendo anche un’azione disappetente e repellente. NemaTrident, invece, contribuisce al controllo del tripide grazie all’attività di parassitizzazione svolta dai nematodi entomopatogeni contenuti nella sua formulazione. Il prodotto va utilizzato in combinazione con NemaSpreader, ritentore idrico che favorisce il movimento e la sopravvivenza dei nematodi entomopatogeni sulla coltura.

Intervenire in maniera tempestiva ci consentirà quindi di massimizzare l’efficacia delle applicazioni e di contenere la crescita e la diffusione delle popolazioni, garantendo così il successo della strategia di difesa.

In considerazione dell’esistenza di numerose nuove varietà delle diverse specie di piante floreali e ornamentali, è consigliabile effettuare saggi preliminari su un numero limitato di piante, prima di estendere il trattamento ad aree più vaste.

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Author

Alessandro Aquino
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Syngenta Italia