Strategie di controllo dei lepidotteri in primavera-estate
I Lepidotteri, rappresentanti dell’omonimo ordine di insetti, sono suddivisi in 127 famiglie, all’interno delle quali si trovano circa 170.000 specie. Le specie dannose di interesse agrario sono caratterizzate da adulti che presentano un apparato boccale tipicamente lambente-succhiatore, contraddistinto dalla tipica spiritromba, e che quindi non sono in grado di arrecare un danno diretto alle piante. Le larve, invece, sono accomunate dalla presenza di un apparato boccale tipicamente masticatorio. I danni alle colture sono quindi causati dalle larve, ed è proprio contro questo stadio dell’insetto che vanno indirizzati gli interventi di difesa.
Tra le numerose specie di lepidotteri dannose per le colture agrarie, ne esistono alcune che fanno la loro comparsa tipicamente dalla primavera fino all’estate inoltrata, a seconda dell’andamento climatico dell’annata in questione. Per quanto riguarda il settore del florovivaismo alcune specie risultano particolarmente dannose: ad esempio nella famiglia dei Tortricidi troviamo la Bega mediterranea del garofano (Cacoecimorpha pronubana), la Bega sudafricana del garofano (Epichoristodes acerbella) e numerose specie del genere Cydia. Della famiglia Arctiidae fa parte il cosiddetto Bruco americano (Hyphantria cunea), mentre la Tignola della zagara (Prays citri) fa parte della famiglia Praydidae. E infine, esistono molte altre specie appartenenti a famiglie diverse come la Piralide del bosso (Cydalima perspectalis) e quella dell'olivo (Palpita unionalis), nonchè micro-lepidotteri minatori fogliari come la Minatrice serpentina degli agrumi (Phyllocnistis citrella) e altre specializzate su un solo ospite, come la Paysandisia archon che attacca le palme.
Il monitoraggio del volo degli adulti fornisce informazioni preziose per la pianificazione della strategia di difesa, dato che ci consente di individuare il momento dell’ovideposizione, fattore chiave per il successo degli interventi insetticidi rivolti al controllo delle larve. Esistono trappole di monitoraggio appositamente sviluppate per la cattura dei lepidotteri adulti. Esse presentano caratteristiche diverse a seconda della specie da monitorare, e devono essere utilizzate in combinazione con uno specifico feromone ad azione attrattiva.
Le soluzioni insetticide dovranno quindi possedere un’attività larvicida e ovo-larvicida. È anche importante garantire l'alternarsi di meccanismi d'azione diversi al fine di prevenire l'insorgenza di fenomeni di resistenza. Tutti gli strumenti a disposizione vanno presi in considerazione, compresi i mezzi di bio-controllo come i bio-insetticidi.
In serra e in pieno campo, un programma di difesa integrata che preveda l'utilizzo di Affirm, Karate Zeon, Primial, Bemotius e NemaTrident, risponde in maniera efficiente a queste esigenze. Mainspring, invece, insetticida ad azione translaminare contenente la sostanza attiva cyantraniliprole, può essere utilizzato in condizioni di coltura protetta non a contatto con il suolo grazie alla sua alta efficacia nei confronti delle larve di lepidotteri.
Affirm è un insetticida a base di emamectina benzoato ad azione larvicida e ovo-larvicida. Karate Zeon, oltre alla sua azione contro insetti fitomizi, presenta un'alta efficacia contro le larve dei lepidotteri. Primial è invece un bio-insetticida a base di Bacillus thuringensis attivo per ingestione contro le larve di numerosi lepidotteri. Bemotius, bio-insetticida a base di Azadiractina A, agisce come regolatore di crescita, possedendo anche un’azione disappetente e repellente. NemaTrident, invece, contribuisce al controllo delle larve di lepidotteri grazie all’attività di parassitizzazione svolta dai nematodi entomopatogeni contenuti nella sua formulazione. Il prodotto dev’essere utilizzato in combinazione con NemaSpreader, ritentore idrico che favorisce il movimento e la sopravvivenza dei nematodi entomopatogeni sulla coltura.
Grazie a questi strumenti è possibile costruire un programma di difesa integrata che copra l'intero ciclo vitale dei principali lepidotteri che colpiscono le colture floreali e ornamentali in serra e in pieno campo.
In considerazione dell’esistenza di numerose nuove varietà delle diverse specie di piante floreali e ornamentali, è consigliabile effettuare saggi preliminari su un numero limitato di piante, prima di estendere il trattamento ad aree più vaste.
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