IPM in action: un esempio di difesa integrata (parte 2)
Oggi analizzeremo un altro esempio pratico di difesa integrata, ovvero una prova sperimentale di campo nella quale un microrganismo si è rilevato utile nel controllo di un importante parassita che colpisce le colture floreali e ornamentali.
Il bio-insetticida Primial, a base di Bacillus thuringiensis var. kurstaki, è stato inserito nel protocollo sperimentale che vedremo a breve per il controllo del Lepidottero Palpita unionalis, la cosiddetta Margaronia o tignola verde dell’olivo.
A dispetto del suo nome comune, questo lepidottero non attacca esclusivamente l’olivo, ma si ritrova frequentemente e danneggia in maniera significativa diverse colture floreali e ornamentali come il ligustro, il gelsomino, la fillirea e altre specie ancora. Il danno consiste in erosioni delle foglie e dei germogli operate dalle larve che, su colture floreali e ornamentali, possono compromettere la commercializzazione del prodotto finale. La prova che esamineremo in questo articolo è stata effettuata su Phyllirea angustifolia, coltura frequentemente interessata da attacchi di Margaronia.
La prova, eseguita nel rispetto delle linee guida e standard qualitativi EPPO (GEP - Good Experimental Practice) è stata condotta da un centro di saggio accreditato nel territorio della provincia di Pistoia, area notoriamente vocata per la produzione di piante da vivaio in pieno campo.
Il protocollo sperimentale prevedeva, oltre ad un testimone non trattato, la comparazione diretta tra soluzioni convenzionali e biologiche, nonché un confronto tra una strategia convenzionale e una strategia di difesa integrata. Nello schema sottostante sono riportati i dettagli delle diverse tesi testate (prodotto sperimentale convenzionale a base di una sostanza attiva di natura chimica).
Le applicazioni di Primial sono state effettuate ogni 7 giorni, mentre tutti i prodotti convenzionali sono stati applicati con un intervallo di 10 giorni. La prima applicazione ha avuto inizio al rinvenimento dei primi adulti di Palpita unionalis nelle trappole di monitoraggio posizionate nel campo. Le applicazioni sono state effettuate nel periodo compreso tra metà luglio e metà agosto. La pressione del parassita è stata moderata durante lo svolgimento della prova.
Nella tabella sottostante possiamo vedere i risultati registrati 7 giorni dopo l’ultima applicazione. Il valore riportato sull’asse delle ordinate (verticale) è l’efficacia del trattamento rispetto al testimone non trattato espressa in percentuale.
Primial | Prodotto sperimentale | Prodotto sperimentale |
Primial | Affirm | Affirm |
Primial | Karate Zeon | Karate Zeon |
Primial | Primial | Affirm |
Primial | Primial | |
Primial |
Dai dati riportati nella tabella è evidente come la tesi trattata esclusivamente con Primial abbia mostrato un’efficacia molto elevata grazie al numero e alla frequenza delle applicazioni. Allo stesso tempo, sia la strategia convenzionale, sia la strategia integrata hanno ugualmente riportato valori di efficacia molto alti. La sostituzione di 1 applicazione di Affirm con 2 applicazioni di Primial non ha quindi avuto ripercussioni sull’efficacia della strategia integrata, dimostrando che è possibile mantenere elevati livelli di controllo con strategie di difesa integrata ben strutturate e pianificate.
È bene rimarcare nuovamente che l’attacco di Palpita unionalis durante tutto il periodo della prova si è mantenuto su livelli moderati. Livelli di infestazioni più elevati avrebbero potuto influire in maniera diversa sulle diverse strategie.
Il posizionamento dei mezzi biologici in una strategia di difesa integrata deve essere valutato di volta in volta a seconda del caso specifico sulla base dei molteplici parametri che regolano i rapporti tra coltura, patogeno/parassita e ambiente.