Regolazione della crescita: questione di portamento
L’estetica delle colture floreali e ornamentali è la risultante di una molteplicità di variabili. Oltre alla carnosità e al colore verde intenso del fogliame, si deve infatti accompagnare anche una fioritura ricca di colore e spazialmente uniforme. Inoltre, in alcune particolari colture, il portamento stesso delle piante gioca un ruolo fondamentale nell’appagare l’occhio dei clienti. Per esempio, colture come ciclamino e Poinsettia divengono più attraenti se assumono un portamento elegante e compatto, sinonimo di prodotto di alto livello qualitativo. Inoltre, nel ciclamino la conformazione delle piante deve valorizzare al massimo la visibilità dei fiori peduncolati, mentre nella Poinsettia alle foglie di color verde intenso devono abbinarsi internodi di lunghezza ridotta, tali da conferire alle piante un aspetto compatto, ma naturale.
Sviluppo equilibrato
Ottenere piante ad alto valore commerciale è quindi obiettivo irrinunciabile per i produttori professionali di colture floreali e ornamentali. A tal fine sono molteplici le cure agronomiche e fitosanitarie che concorrono a raggiungere i risultati migliori. In primis, la corretta regolazione dei fattori ambientali che influiscono sullo sviluppo vegetativo e sulla fioritura delle colture, come per esempio luce e temperatura. Altri punti chiave in tal senso risultano le concimazioni e la corretta irrigazione, come anche una spaziatura razionale tra le piante. Tutti fattori, questi, che se debitamente considerati possono favorire nelle colture le taglie desiderate, come pure il portamento compatto delle porzioni epigee. Fatte salve tali indicazioni agronomiche, però, va considerato che queste contribuiscono solo in parte al raggiungimento degli standard qualitativi richiesti dal mercato, così come i risultati che producono non si presentano quasi mai sufficientemente uniformi, né risultano facilmente replicabili. Per tali ragioni, nella coltivazione di ciclamino e Poinsettia diviene fondamentale una corretta regolazione della crescita attraverso l’impiego dei più opportuni regolatori di crescita, ovvero di quelle soluzioni che permettono di standardizzare le caratteristiche morfologiche delle piante.
Bonzi®: pratico, flessibile ed efficace
Bonzi®, fitoregolatore a base di paclobutrazolo assicura l’ottimale portamento compatto delle colture, garantendo al contempo fioriture uniformi e fogliame lussureggiante. Formulato come sospensione concentrata, con 4 grammi per litro di sostanza attiva, Bonzi® può essere applicato sia per via fogliare sia per via radicale grazie alla spiccata sistemia che gli conferisce la capacità di traslocarsi velocemente nelle piante attraverso il sistema xylematico. Il paclobutrazolo inibisce velocemente la sintesi delle gibberelline, con la conseguente riduzione degli internodi da cui deriva una crescita generale più controllata.
I punti di forza
Impiegabile in modo sicuro su una vasta gamma di colture floreali e ornamentali, Bonzi® abbina in un solo prodotto rapidità e persistenza di azione, senza al contempo causare rischi di fitotossicità alle colture. La riduzione dello sviluppo vegetativo avviene entro 3-5 giorni dall’applicazione, perdurando poi almeno per tre settimane. Molteplici quindi i vantaggi per i produttori:
- Flessibilità: Bonzi® può essere utilizzato durante tutto il ciclo di coltivazione.
- Compatibilità: nell’arco del ciclo colturale Bonzi® può essere alternato con altri fitoregolatori.
- Adattabilità: Bonzi® risulta efficace in tutte le differenti condizioni di coltivazione.
- Economicità: l’uso di Bonzi® minimizza i costi di manodopera e irrigazione.
Modalità di impiego su ciclamino e Poinsettia
Su ciclamino, Bonzi® può essere applicato per via fogliare o radicale, seguendo alcune semplici indicazioni. Circa il numero di trattamenti fogliari, vanno effettuate tre applicazioni intervallate a 3-4 settimane l’una dall’altra e mai a meno di tre giorni (senza superare il numero massimo di 10 applicazioni), mentre le dosi variano da 30 a 200 millilitri per 100 litri d’acqua. Nel caso di trattamento radicale, Bonzi® può essere applicato una volta, non superando la dose massima di 1.25 litri per ettolitro di acqua. Per ottenere i risultati ottimali, dosi, numero e intervalli dei trattamenti dovranno essere modulati in funzione dalle condizioni ambientali e delle pratiche colturali adottate, come pure dipenderanno dalla varietà coltivata e dal livello di brachizzazione che si desidera ottenere. Quanto a volume di irrorazione, questo deve risultare idoneo a ottenere bagnature omogenee della vegetazione evitando gocciolamenti, senza superare il limite dei mille litri per ettaro.
Su Poinsettia, Bonzi® può invece essere applicato solo per via fogliare fino a sei volte per ciclo colturale e le irrorazioni vanno cadenzate in ragione di 1-2 volte per settimana, rispettando l’intervallo minimo di 3 giorni. I trattamenti vanno iniziati dopo la cimatura delle piante e in presenza di germogli apicali/ascellari dalla lunghezza compresa fra 3 e 8 centimetri. L’ultima applicazione deve invece cadere prima che inizi l’induzione a fiore, al fine di prevenire eventuali effetti negativi sullo sviluppo delle brattee e sul colore. Quanto a dosi, su varietà meno vigorose Bonzi® va applicato in ragione di 30-50 millilitri per ettolitro di acqua, dosi che salgono a 50-125 millilitri per ettolitro a fronte di varietà a sviluppo più vigoroso. Analogamente a quanto visto per il ciclamino, anche su Poinsettia le dosi, il numero dei trattamenti e gli intervalli dipenderanno dalle condizioni ambientali, dalle pratiche colturali, dalla varietà coltivata e dal livello di brachizzazione che si vorrà ottenere.
In considerazione dell'esistenza di numerose nuove varietà delle diverse specie di piante floricole e ornamentali in vaso, è consigliabile effettuare saggi preliminari su un numero limitato di piante, prima di estendere il trattamento ad aree più vaste.