Biologicals

Abbiamo visto come la difesa integrata consista in un approccio multidisciplinare alla gestione della coltura e come tenga conto di diversi aspetti che, interagendo tra loro, ci permettono di utilizzare al meglio tutti gli strumenti disponibili.

Uno di questi strumenti è rappresentato dai mezzi biologici, oggi comunemente chiamati “biologicals”. Questi ultimi rivestono un ruolo sempre più importante nella gestione integrata delle colture, tanto da poter essere considerati uno dei pilastri della difesa delle colture nel prossimo futuro.

A supporto della continua innovazione nel campo della genetica, dello sviluppo di nuove molecole di sintesi e del miglioramento della digitalizzazione, l’introduzione di nuove soluzioni biologiche rappresenta un elemento fondamentale per una gestione integrata delle colture anche nel mondo del florovivaismo.

Prima di addentrarci in questo campo, però, è doveroso rispondere a questa domanda: che cosa si intende per “biologicals”, o in generale, per prodotti biologici? In maniera didattica possiamo suddividere i biologicals in due grandi gruppi le cui definizioni, ampiamente condivise dal mondo scientifico, sono riportare qui sotto.

• Biocontrols (mezzi di bio-controllo)

Prodotti di origine naturale utilizzati per la gestione degli stress biotici per il controllo di malattie fungine e batteriche, artropodi dannosi, nematodi e infestanti.

• Biostimulants (biostimolanti)^*

Prodotti che stimolano i processi di nutrizione della pianta indipendentemente dal contenuto in nutrienti del prodotto stesso, con il solo scopo di migliorare una o più delle seguenti caratteristiche della pianta o della rizosfera: (a) efficienza d’uso dei nutrienti; (b) tolleranza a stress abiotici; (c) caratteristiche qualitative; (d) disponibilità dei nutrienti presenti nel terreno e nella rizosfera.

* Nuova definizione EU biostimolanti (28.06.2019)

La complessità dei mezzi di bio-controllo

Concentriamoci ora sul segmento dei mezzi di bio-controllo, ovvero bio-fungicidi, bio-insetticidi e bio-erbicidi. La natura stessa di questi mezzi, spesso rappresentati da organismi viventi quali ad esempio batteri e funghi antagonisti o nematodi entomopatogeni richiede un nuovo approccio sperimentale, fin dalle prime fasi di ricerca e sviluppo. Per i motivi appena descritti, i mezzi di bio-controllo trovano la loro giusta collocazione tecnica in programmi integrati, e danno i migliori risultati quando utilizzati in strategia con altri mezzi di difesa (fisici, chimici ed agronomici). Il monitoraggio e l’approccio preventivo, elementi chiave in tutte le strategie di difesa, assumono ancora più importanza quando si utilizzano i prodotti biologici.

Gli agenti biologici che compongono i mezzi di bio-controllo presentano spesso meccanismi d’azione multipli (competizione, produzione di metaboliti, induzione di resistenza, degradazione della chitina, ecc.), a volte non completamente conosciuti, e la loro efficacia è influenzata dalle condizioni climatiche e ambientali. La temperatura e l’umidità sono i parametri da attenzionare in modo particolare, ma anche l’intensità luminosa e la radiazione ultravioletta possono rappresentare dei fattori limitanti per alcuni microrganismi. Alcuni di questi, ad esempio i batteri, i funghi e i nematodi utilizzati come bio-fungicidi o bio-insetticidi, devono instaurare un rapporto diretto con la pianta ospite e con il patogeno o parassita che devono controllare. Questo richiede il verificarsi di determinate condizioni che favoriscano le interazioni tra i diversi agenti: applicare alla giusta fase fenologica della pianta, monitorare il ciclo biologico del patogeno o dell’insetto target, creare le migliori condizioni ambientali e agronomiche.

L’integrazione dei biologicals all’interno dei programmi di difesa richiede quindi alti livelli di conoscenza e un approccio tecnico ancora più marcato.

Nei prossimi articoli analizzeremo tutti i passi da seguire per impostare un efficace programma di difesa integrata in azienda. Non mancheranno esempi pratici di programmi integrati e informazioni provenienti direttamente da prove sperimentali di campo.

Al prossimo articolo!

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