Progetto Valelapena

Pubblicazioni

Valelapena è un progetto di Agricoltura Sociale che ha come principale obiettivo quello di valorizzare il ruolo dell’agricoltura e della produzione agroalimentare come strumento per il riscatto e il reinserimento sociale di soggetti svantaggiati. Il progetto mira al recupero sociale dei detenuti che hanno la possibilità di sviluppare le competenze e l’esperienza necessarie per essere impiegati nel settore viticolo una volta scontata la pena.

L’idea nasce nell’autunno del 2009. Giovanni Bertello, che da alcuni anni lavora come insegnante e tecnico agronomo nel carcere di Alba, chiede all’amico e manager di Syngenta Paolo Lambertini di aiutarlo a mettere a punto un progetto di produzione di vino con le uve coltivate all’interno del carcere. Ne parlano con il direttore del carcere Giuseppina Piscioneri e gli educatori, così, poche settimane dopo, sono pronti il piano didattico e la convenzione con Syngenta, che si impegna a fornire supporto economico, sementi, prodotti per l’agricoltura e know-how per le lezioni. Il progetto coinvolge 15 detenuti all’anno che all’interno del carcere seguono un corso per ottenere la qualifica di operatore agricolo e coltivano la vite: nebbiolo nera, barbera nera, dolcetto e cortese. Alla vinificazione ci pensa l’Istituto Enologico di Alba per una produzione di 1.400 bottiglie all’anno di un rosso rubino dal sapore morbido. Oltre la finalità produttiva e commerciale, il progetto ha come obiettivo principale il recupero sociale dei detenuti che, attraverso la qualifica e l’attività svolta, hanno la possibilità di sviluppare le competenze e l’esperienza necessarie per essere impiegati nel settore viticolo della zona una volta ultimata la pena. Gli altri enti coinvolti sono l’istituto enologico Umberto 1° di Alba, che svolge il processo di vinificazione, imbottigliamento ed etichettatura; la Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri ONLUS, che assicura la formazione professionale regionale per Operatori agricoli e il Gruppo Operativo locale composto da Amministrazione Penitenziaria, Enti locali, Servizi Sociali e Sanitari, coordinato dai Comuni di Alba e Bra.

Con il passare degli anni e delle vendemmie è cresciuta la volontà di raccontare questo progetto e la sua storia.

Nel 2014 è stato infatti realizzato il libro fotografico “Valelapena. Storie di riscatto dal carcere di Alba” a cura del fotografo Armando Rotoletti e del giornalista Luigi Dell’Olio. Il libro venne presentato alla presenza di tutti i partner e dell’allora Viceministro alla Giustizia Enrico Costa.
Dalla vendemmia del 2015, invece, per la prima volta in aggiunta alla tradizionale produzione, una serie limitata di bottiglie in formato magnum contenenti vino affinato in barrique e con un’etichetta celebrativa realizzata in esclusiva dal famoso vignettista Giampiero Casertano (Martin Mystère e
Dylan Dog). Questa edizione limitata è stata presentata alla presenza di tutti i partner del progetto e del Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero.


 "Valelapena, storie di una passione"

Video - Racconto

Nel 2018 il regista Luca Marconato ha realizzato un video all'interno del carcere di Alba per raccogliere le testimonianze dei ragazzi che partecipano ogni anno al progetto Valelapena seguendoli durante quello che per loro costituisce il momento più importante dell'anno: la vendemmia.

play_circle
Valelapena. Il volto sociale dell’agricoltura