Il cibo che mangiamo è sicuro? Perché può contenere dei residui di agrofarmaci?
La sicurezza del cibo che consumiamo è di fondamentale importanza. Ragionevolmente, il consumatore si chiede se sia inevitabile accettare la presenza di residui di agrofarmaci nei prodotti alimentari e, in caso affermativo, se questi residui siano sicuri.
Per questo motivo, Syngenta ha voluto scrivere questa guida che si propone di analizzare alcuni errati e radicati convincimenti sulla presenza dei residui di agrofarmaci negli alimenti e di fornire un punto di vista sull’argomento che tenga conto di tutti gli aspetti legati alla sicurezza alimentare.
Questa pubblicazione si propone infine di illustrare come Syngenta, con la sua esperienza sul campo e la sua professionalità, possa contribuire all’identificazione delle aree dove è possibile intervenire per ridurre al minimo la presenza dei residui negli alimenti.
Finalità della pubblicazione
La pubblicazione, relativa a un argomento in grado di suscitare reazioni “emotive” e che si presta per questo ad essere strumentalizzato da chi è contrario all’impiego dei prodotti chimici in agricoltura, si propone molteplici obiettivi:
• rassicurare i consumatori sulla sicurezza degli alimenti anche se contenenti tracce di agrofarmaci,
• avvicinare i “non addetti” alle problematiche relative alla protezione delle colture,
• migliorare la comprensione dei meccanismi alla base della sicurezza alimentare.
Inoltre, emerge chiaramente che l’autorizzazione degli agrofarmaci garantisce al consumatore che eventuali residui assunti con la dieta siano assolutamente innocui per la salute.
I capitoli della brochure
• La sicurezza dei prodotti alimentari.
• Limiti Massimi di Residui (LMR): cosa sono e perché vengono fissati.
• Il monitoraggio dei residui nei prodotti alimentari.
• È possibile ridurre ulteriormente i residui?
• Implicazioni pratiche.
Nell’Appendice vengono inoltre fornite informazioni aggiuntive ed esempi concreti relativi ai vari argomenti trattati.