Mais e FORCE ULTRA: né Diabrotica, né elateridi

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I nuovi indirizzi colturali previsti dalla Pac incentivano pratiche virtuose come rotazioni, cover crops e agricoltura conservativa. Per quanto tali approcci apportino vantaggi significativi in termini ambientali, essi possono al contempo favorire la proliferazione di alcune avversità quali per esempio gli Elateridi (Agriotes spp.). A questi, nei campi seminati a mais si affianca spesso la Diabrotica, anch’essa dannosa allo stadio larvale per i suoi attacchi agli apparati radicali.

Per l’efficace controllo di entrambi i coleotteri si propone FORCE® ULTRA, geoinsetticida granulare a base di tefluthrin che si conferma autentico specialista quando applicato nel solco di semina. 

Diabrotica: controllare il parassita fin dalla semina

La diabrotica del mais (Diabrotica virgifera virgifera) presenta un ciclo annuale di tipo singolo. Le uova, deposte in estate nel terreno, schiudono a partire da metà maggio circa, con un picco delle nascite verso la metà di giugno. L’attacco alle radici del mais viene portato dalle larve che vivono nel terreno, le quali scavano gallerie nelle radici mortificandone lo sviluppo. La loro presenza è inizialmente difficile da rilevare e stimare, a causa delle piccole dimensioni delle larve dopo la schiusa. Inoltre, appena esse raggiungono l’apice vegetativo delle radici lo penetrano scavando gallerie che risalgono poi verso la base della radice stessa, pur rispettando il cilindro centrale.

Solo al raggiungimento della seconda età, e ancor più della terza, le dimensioni permettono di individuare le larve tramite un normale monitoraggio in campo. Purtroppo, quando si dovesse riscontrare una presenza significativa di larve la situazione non può più essere recuperata con alcun trattamento insetticida. 

I danni che le larve causeranno alle radici le renderanno meno efficaci nel trarre nutrimento e acqua dal terreno, come pure sono più soggette a successivi allettamenti nei casi più gravi. Al termine della stagione i danni possono quindi essere a doppia cifra percentuale. Per tali ragioni l’unica strategia di difesa rimane quella di distribuire i più efficaci geoinsetticidi nel solco di semina, al fine di dare protezione alla coltura sin da subito.

Elateridi: polifagi, pluriennali e voraci

Oltre alla Diabrotica ulteriori danni alle radici del mais possono essere arrecati anche dagli Elateridi, noti anche come ferretti. A favorirne la presenza sono i terreni a elevato contenuto di sostanza organica e dallo scarso drenaggio che crea prolungate condizioni di umidità in superficie. Inoltre, i ferretti traggono vantaggio dalla presenza continua di inerbimento e di aree incolte in prossimità degli appezzamenti. Per tali ragioni, i rischi di attacco aumentano in caso la semina del mais avvenga dopo la rottura di prati, medicai o incolti. A diminuire tali probabilità sono invece le rotazioni con leguminose quali la soia.

Ciò che rende particolarmente pericolosi questi insetti risiede nel fatto che le larve possono impiegare fino a 4-5 anni per raggiungere la maturità, creando sovrapposizioni generazionali che rendono praticamente continua la presenza dei parassiti nel terreno. La lotta agli Elateridi deve essere quindi impostata secondo una logica pluriennale, effettuando le più razionali rotazioni colturali, monitorando la popolazione con le apposite trappole a feromoni e applicando i più opportuni geoinsetticidi atti al loro controllo.

FORCE® ULTRA: barriera a triplice effetto

I danni da Diabrotica ed Elateridi possono essere minimizzati applicando FORCE® ULTRA nel solco di semina. Formulato come microgranulare a base di teflutrhin (1,5%), FORCE® ULTRA è un efficace geoinsetticida la cui sostanza attiva offre una triplice azione contro i parassiti terricoli, qualificandosi come autentico standard di riferimento contro Diabrotica, verso la quale spicca per efficacia e affidabilità.

Oltre all’azione per contatto sulle larve, a difesa diretta delle radici, teflutrhin espande infatti il proprio raggio d’azione alle porzioni limitrofe al solco di semina grazie alla capacità di diffondere in fase di vapore nella macroporosità del terreno. Tale caratteristica risulta distintiva di FORCE® ULTRA rispetto ad altre sostanze attive utilizzate con il medesimo scopo, poiché queste sono di norma poco mobili nel terreno. In termini comparativi, la tensione di vapore di tefluthrin è infatti pari a 8,4 mPa (millipascal), cioè 40mila volte superiore al primo fra i diversi competitor piretroidi.

La spiccata azione anche in fase di vapore permette inoltre a FORCE® ULTRA di esercitare una efficace azione dissuasiva, allontanando le larve dall’area in cui stanno crescendo le radici. 

Caratteristiche di FORCE® ULTRA e dosi di impiego

La formulazione microgranulare di FORCE® ULTRA è particolarmente evoluta, assicurando al prodotto sia un’elevata scorrevolezza nei circuiti delle seminatrici, sia un’eccellente resistenza alle sollecitazioni meccaniche, scongiurando in tal modo la formazione di polveri. FORCE® ULTRA si applica contro elateridi a 7-12,2 chili per ettaro. La dose superiore è indicata quando il parassita chiave sia la Diabrotica. 

Protezione a effetto starter

Oltre a FORCE® ULTRA, la gamma di geoinsetticidi Syngenta offre anche soluzioni che all’efficacia di tefluthrin abbinano l’effetto starter dovuto a specifici fattori nutrizionali. FORCE® EVO contiene infatti tefluthrin in ragione dello 0,5%, al quale sono abbinati azoto e fosforo (10:44), cui si aggiungono manganese (3%) e zinco (2%).

FORCE® EVO assicura al mais un’immediata disponibilità di fosforo assimilabile, elemento fondamentale nelle prime fasi di sviluppo della coltura, permettendole di esprimere da subito il massimo del suo potenziale genetico. 

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