La mostra “Valelapena. Storie di riscatto dal carcere d’Alba” torna ad essere protagonista ad Alba in occasione di Collisioni

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La città di Alba torna a ospitare la mostra fotografica “Valelapena. Storie di riscatto dal carcere d’Alba” per raccontare una volta di più come l’eccellenza di un territorio, quello albese fortemente vocato al vino, e l’agricoltura sociale siano ormai un connubio inscindibile. Dal 8 al 26 luglio, in occasione delle giornate finali di Collisioni, una delle manifestazioni estive più importanti in Italia, che ogni anno riempie di musica, letteratura e cultura la zona delle Langhe, le immagini del fotoreporter Armando Rotoletti verranno esposte presso gli splendidi spazi della Cantina Sperimentale dell’Istituto “Umberto I” – Scuola Enologica di Alba, partner chiave del progetto grazie alla cui collaborazione si riesce a produrre il vino. La presenza della mostra vuole essere occasione per quanti visiteranno le Langhe e il Roero in occasione del Festival di mostrare come il lavoro dei campi possa rappresentare per i detenuti una vera e propria occasione di riscatto professionale accompagnando i visitatori in un viaggio attraverso le immagini all’interno della casa circondariale di Alba.

Orari di apertura al pubblico:

La mostra totalmente gratuita sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 – 13:00

Nei weekend (sabato 13 e domenica14 e sabato 20 e domenica 21) la mostra rimarrà chiusa

Il progetto Valelapena ha ricevuto inoltre lo scorso 9 luglio la menzione d’onore dall’Ethical Food Design Award, un prestigioso riconoscimento per le aziende del settore alimentare che per principi, servizi, filiere e produzioni di prodotti, hanno vocazione e attenzione all’etica.

In particolare, la giuria ha riconosciuto al progetto “la sua capacità di valorizzare l'agricoltura quale via per il riscatto sociale e l'impegno infuso nel contribuire al recupero sociale di categorie svantaggiate, volto al reintegro in società di persone impegnate in un percorso di riabilitazione attraverso il lavoro e la cultura del vino e della terra”.

“Sono orgoglioso di ritirare questo riconoscimento a nome dei detenuti del carcere d’Alba e di tutte le persone che in questi anni hanno collaborato al progetto”. dichiara Vincenzo Merante - External Communications & Partnership Manager di Syngenta Italia. “In Syngenta,  crediamo fortemente nel ruolo educativo dell’agricoltura e nella sua importanza per la nostra economia e per il nostro tessuto sociale; per questo siamo convinti che questa esperienza possa rappresentare una concreta occasione di riscatto per chi ha perso temporaneamente la rotta e rischia di restare ai limiti della società.”. 

Sono state più di cento i progetti candidati quest’anno all’Ethical Food Design Award, da start up e aziende note del mondo agroalimentare come Bonduelle, Alce Nero, De Matteis e Ferrari Formaggi, per citarne alcuni. Per Syngenta, oltre al riconoscimento al progetto Valelapena, è arrivata anche la nomination per il progetto Mais In Italy attraverso il quale l’azienda si è impegnata a ridare slancio e competitività alla maidicoltura italiana.