Botrite del kiwi? Oggi la novità è sicuramente SWITCH

Prodotti

SWITCH è stato autorizzato in via temporane per il controllo della botrite del kiwi, prezioso in una situazione di mancanza di vere soluzioni alternative.

Botrytis cinerea (o muffa grigia), è un patogeno ubiquitario che può causare grave alterazioni a carico di fiori, frutti, foglie e germogli di numerose colture, tra cui il kiwi, arrecando gravi danni alla produzione e risultando così una delle malattie più temute dai frutticoltori.

I conidi vengono diffusi dal vento e dalla pioggia e le infezioni possono verificarsi ogni qualvolta si creino condizioni climatiche favorevoli come un tasso di umidità molto elevata e prolungata e una temperatura tra i 16 e i 25° (nonostante alcune infezioni si siano verificate già a partire dai 4°).

Sulla coltura del kiwi la contaminazione avviene sin dalle prime fasi della fioritura, in particolare se tale stadio fenologico è preceduto da precipitazioni ripetute, come è facile che accada nel periodo

in cui si verifica la fioritura della coltura. Una volta insediato negli organi fiorali, il fungo può produrre marciumi brunastri, inducendo una cascola eccessiva, impedendo alla pianta un normale processo di allegagione, o rimanere latente causando gravi danni ai frutti che si deteriorano al punto tale da non poter essere più commercializzati. SWITCH, autorizzato per l’impiego temporaneo su actinidia dal 4 marzo al 1° luglio 2019, rappresenta una soluzione unica a disposizione dei frutticoltori per la protezione del kiwi dalle infezioni di muffa grigia. SWITCH è una miscela a base di fludioxonil e ciprodinil, due sostanze attive a diverso meccanismo d’azione. L’attività sinergica di cyprodinil e fludioxonil permette a SWITCH di ottenere risultati superiori grazie a:

  • elevata e costante efficacia 
  • resistenza al dilavamento 
  • lunga persistenza d’azione

Posizionamento tecnico per il controllo della botrite dell'actinidia:

Syngenta raccomanda di applicare il prodotto alla dose di 0,8 kg/ha per 2 trattamenti, con un intervallo minimo di 7 gg fra i due trattamenti, a partire da inizio fioritura – sospendere i trattamenti 90 giorni prima della raccolta.