BION 50 WG

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È dell’11 Ottobre 2018 il Decreto che autorizza l’impiego di BION 50 WG nella lotta contro il cancro batterico dell’actinidia (PSA) o Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa), una malattia che mina le produzioni sia per gravità dei danni sia per scarsità di mezzi tecnici di difesa.

Importanti novità: BION 50 WG, ha ottenuto l’autorizzazione all’impiego sia per applicazioni fogliari in pre e post raccolta sia per applicazioni al suolo.

A base di acibenzolar-S-metile, BION 50 WG è un attivatore delle difese naturali delle piante, formulato in granuli idrodisperdibili. Il prodotto è già stato da tempo impiegato nel contenimento del cancro batterico dell’actinidia, avendo ottenuto negli scorsi anni le autorizzazione di impiego temporaneo per affrontare l’emergenza fitosanitaria. BION 50 WG mostra una differente modalità d'azione rispetto ai prodotti attualmente usati contro la PSA, come per esempio i formulati rameici e microbiologici, oltre ad avere una elevata mobilità all'interno dei tessuti vegetali, acibenzolar-S-metile agisce attivando i sistemi naturali di difesa delle piante rendendole più resistenti alla penetrazione e alla diffusione del patogeno.
Per queste ragioni BION 50 WG deve essere utilizzato preventivamente e va visto come un utile strumento da integrare con le attuali misure tecniche ed agrononimche per il contenimento della malattia.

Nelle sperimentazioni di campo degli ultimi anni, BION 50 WG, impiegato in diverse strategie ha continuato a mostrare buoni risultati di efficacia per il contenimento della malattia.

Raccomandazioni d’impiego

BION 50 WG va impiegato tramite applicazioni fogliari alla dose di 10-20 g/hl ed un massimo di 200 g/ha cadenzando i trattamenti ogni 14-21 giorni per un massimo di 8 trattamenti all’anno con interventi 

dalla fase del germogliamento alla sviluppo dei frutti e/o dal post raccolta fino ad inizio caduta foglie. Dalle sperimentazioni eseguite, il timing di applicazione fogliari: post-raccolta all’inizio caduta foglie autorizzato, ha consentito di diminuire il numero di essudati nella primavera successiva, riducendo le fonti di inoculo del batterio.

In alternativa, è possibile effettuare applicazioni localizzate al suolo, con dose massima di 200 g/ha e volumi d'acqua pari a 8000-10000 l/ha per un massimo di 6 applicazioni ad intervalli di 14-21 giorni.

L’intervallo di sicurezza su actinidia è di 60 giorni per applicazioni fogliari e 15 giorni per applicazioni al suolo.