L'impegno di Syngenta per "Combi Mais Idrotechnologies 4.0”
Il mais come coltura strategica per le filiere agroalimentari di pregio italiane, in primis formaggi e salumi, ma anche carni e latte. La produttività in campo del mais è quindi il primo passo per innalzare le rese finali delle aziende zootecniche e, in ultima analisi, del Made in Italy nel suo complesso.
A tal fine è nato il progetto Combi Mais Idrotechnologies, giunto ormai al quarto anno e presentato il 9 maggio presso l’Associazione Granaria di Milano relativamente alle attività previste per il 2017. L'obiettivo del progetto è quello di raggiungere la produzione record di 200 quintali di granella per ettaro, una resa che nel 2016 è stata sfiorata lasciando sperare nel successo finale per il 2017, meteo permettendo, ovviamente.
Il raggiungimento di tali soglie produttive è legato al rispetto di un innovativo protocollo messo a punto da Mario Vigo, Presidente di Innovagri, in collaborazione con aziende leader dei rispettivi settori merceologici, come Syngenta per la genetica e gli agrofarmaci, Kuhn e Deutz-Fahr per la meccanizzazione, Unimer e CIFO per la nutrizione e Netafim per l'irrigazione.
Su 27 ettari, ospitati dall'azienda agricola Folli di Mediglia, di proprietà di Mario e Alberto Vigo, verrà quindi applicato anche nel 2017 un protocollo basato sulla scelta delle migliori e più innovative tecniche di campo, supportate dai migliori mezzi tecnici a disposizione quanto a genetiche, difesa, nutrizione, irrigazione e precision farming.
Syngenta ha investito nel progetto mettendo a disposizione il proprio know how e le proprie migliori genetiche e gli agrofarmaci più efficaci. Non a caso Combi Mais aderisce anche al progetto “Mais in Italy” che Syngenta ha recentemente promosso con l’obiettivo di un rilancio della maiscoltura italiana che passa attraverso la sensibilizzare dei produttori italiani su temi importanti quali la gestione delle micotossine, l’uso responsabile degli agrofarmaci, nonché l’uso efficiente dell’acqua.
Supervisore delle attività sarà anche per l'anno in corso Amedeo Reyneri, docente presso l'Istituto di Agronomia dell’Università di Torino, il quale ha colto l'occasione del 9 maggio per ripercorrere alcuni punti chiave della maiscoltura italiana, afflitta da prezzi spesso inferiori a quelli di prodotti di importazione a causa di minori qualità dei raccolti anche in termini di presenza di micotossine. Combi Mais 4.0 non si prefigge infatti solo di produrre molto, ma anche in qualità, permettendo di raccogliere granella abbondante e sana e garantendo un'adeguata remunerazione al produttore.
Nell'ambito del progetto, lato genetica, Syngenta fornisce SY BRABUS, ibrido dall'elevato potenziale produttivo che permette la raccolta di granella colorata ad alto peso ettolitrico. La semente è stata conciata con il geoisetticida Syngenta FORCE 20 CS al fine di controllare al meglio i parassiti terricoli.
Sul versante agrofarmaci, il controllo delle infestanti è stato effettuato in post emergenza precoce da una miscela composta da ELUMIS e DUAL GOLD, mentre spetteranno rispettivamente ad AMPLIGO e QUILT XCEL il controllo di piralide e diabrotica e la protezione dalle malattie fungine, apportando al contempo anche una serie di benefici effetti sulla fisiologia delle piante. Queste verranno rese da QUILT XCEL più tolleranti agli stress idrici e termici scongiurando, in abbinamento con AMPLIGO, la formazione di micotossine.
Infine tutto l’appezzamento Combi Mais verrà monitorato con Optimais, l’innovativa piattaforma digitale di Syngenta che elabora i dati agrometeo raccolti dai satelliti per Robbiano, dove insiste l’azienda, fornendo ai f.lli Vigo le informazioni per programmare gli interventi di irrigazione e di protezione, in funzione delle previsioni, delle disponibilità idriche e dell’accessibilità al campo.