Agricoltura Sociale protagonista ad Alba con il progetto Valelapena


Tra i relatori l’Onorevole Andrea Olivero, Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, l’Onorevole Massimo Fiorio, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera e l’Onorevole Mariano Rabino, Deputato della Commissione Affari Esteri e Comunitari alla Camera, che, assieme agli altri panelisti, si sono confrontati sull'importanza del reinserimento sociale dei detenuti e le opportunità offerte dalla legge dell'agricoltura sociale, coinvolgendo nel dibattito non solo le istituzioni, ma anche le associazioni e gli imprenditori agricoli del territorio per comprendere opportunità, limitazioni e bisogni che permettano una multifunzionale applicazione della legge.
Tra i casi di maggiore rilievo in ambito di Agricoltura sociale è stato presentato Valelapena, ambizioso progetto nato nel 2006 che vede la collaborazione tra Syngenta, il Ministero della Giustizia, la Casa di Reclusione d’Alba, l’Istituto Enologico d’Alba e i Comuni di Alba e Bra per sostenere il recupero dei detenuti della casa circondariale di Alba attraverso una formazione specifica e l’impiego diretto e concreto in un vigneto situato all’interno del carcere stesso. Ogni anno il progetto coinvolge 15 detenuti che, all’interno dell’istituto penitenziario, seguono un corso per ottenere la qualifica di operatore agricolo e coltivano vitigni di nebbiolo, barbera, dolcetto e cortese. Alla vinificazione, imbottigliamento ed etichettatura provvede l’Istituto Enologico Umberto I di Alba per una produzione annua di 1.400 bottiglie. Attraverso la qualifica professionale e l’attività svolta nel vigneto, gli ospiti della Casa di Reclusione hanno la possibilità di maturare le competenze e l’esperienza necessarie per trovare impiego presso le aziende vitivinicole della zona una volta scontata la pena. Syngenta mette a disposizione i prodotti, le competenze e le risorse necessarie per una corretta e completa protezione del vigneto.
Il Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero ha affermato: “Sono lieto di aver dato il mio contributo a questo evento dedicato all’Agricoltura Sociale e al progetto Valelapena perché credo fortemente che possa rappresentare un esempio per altre realtà e un’occasione concreta di riscatto e vera e propria rinascita per i detenuti. Ho sostenuto fortemente la legge sull’Agricoltura sociale e intendo continuare a promuovere con impegno ogni iniziativa di welfare che possa portare integrazione tra agricoltura, etica e legalità".
Cristina Marchetti, Responsabile Regulatory&Corporate Affairs di Syngenta Italia ha commentato: “La nostra azienda, totalmente dedicata all’agricoltura e da sempre attenta ai risvolti sociali del settore, attraverso il progetto Valelapena vuole sensibilizzare l'opinione pubblica locale e le Istituzioni sul ruolo fondamentale dell’agricoltura non solo per la nostra economia ma anche per il tessuto sociale. La legge nazionale sull’Agricoltura Sociale rappresenta un’occasione unica per dare continuità a questa esperienza”.