Un protocollo per “fare sistema” e rispondere ai requisiti di sostenibilità dei mercati nazionali e internazionali

 


Nel 2014, Syngenta ha lanciato un nuovo progetto di filiera per la produzione di pomodoro da industria con l’obiettivo di incrementare le rese quali-quantitative a fronte di un minor e più efficace utilizzo di risorse come suolo, acqua, agrofarmaci e nutrienti. Il progetto pilota è partito nel 2012 con uno dei maggiori attori del mondo della trasformazione italiana e vede quest’anno il coinvolgimento di ulteriori tre importanti industrie di trasformazione di primo piano del panorama nazionale. Syngenta fornisce ai produttori che aderiscono all’accordo genetica, agrofarmaci innovativi abbinati ad un protocollo di protezione della coltura e di crop enhancement, oltre ad una serie di servizi ad alto valore aggiunto con l’obiettivo di creare una “filiera di qualità” del pomodoro da industria insieme ad agricoltori e trasformatori in grado di qualificare la produzione nazionale.

Il protocollo Syngenta offre agli agricoltori:
Genetica innovativa in grado di fornire alta resa produttiva e di trasformazione per passate, polpe, pelati e cubettati ed elevate resistenze a stress e patogeni per diversi tipi di areali e di condizioni di coltivazione.
Agrofarmaci che proteggano la piante e nel contempo ne migliorino l’efficienza fisiologica infuenzandone positivamente la resa produttiva e qualitativa, ottimizzando ad esempio l’efficienza idrica o migliorando il contenuto di composti zuccherini o di altre componenti funzionali. Un importante beneficio dell’efficienza idrica è la significativa riduzione del marciume apicale, scompenso fisiologico che può ridurre in modo consistente le rese e la qualità dei prodotti trasformati.

Un alto livello di qualità del prodotto all’inizio del processo di traformazione è fondamentale per ottenere prodotti di qualità, preservandone il più possibile le caratteristiche iniziali. La qualità si crea in campo e la si mantiene lungo tutta la filiera, fino al consumatore finale. Questa è la visione condivisa che unisce i diversi partner nell’implementazione del progetto. Oltre alla qualità, il mercato richiede sempre di più il rispetto di requisiti di sostenibilità. Per questo motivo il protocollo di coltivazione del pomodoro da industria di Syngenta si è posto come obiettivo un incremento del 15% della quantità idonea alla trasformazione e contemporaneamente, a parità di standard qualitativi, una riduzione del 20% dell’utilizzo di agrofarmaci e del 15% di acqua. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, Syngenta offre nel suo protocollo assistenza tecnica in campo durante tutte le fasi della produzione e formazione mediante i corsi certificati sull’Uso Sostenibile degli Agrofarmaci.

Non meno importante, il coinvolgimento nel progetto di due importanti partner che offrono tecnologie in grado di completare e rendere più efficace il protocollo di Syngenta: Netafim, società israeliana specializzata in soluzioni innovative per l’irrigazione e l’utilizzo ottimale dell’acqua e Novamont, leader nella produzione di bioplastiche, per l’utilizzo di teli pacciamanti biodegradabili e compostabili per il controllo delle infestanti e la regimazione idrica. Poiché il mercato, la Grande Distribuzione Organizzata, e più in generale il consumatore moderno è sempre più attento alle tematiche ambientali e della biodiversità, Syngenta fornisce ai produttori della filiera anche il programma per la biodiversità Operation Pollinator®, un progetto multifunzionale di gestione del territorio che intende dimostrare come un’agricoltura intensiva produttiva possa convivere con un ambiente ricco e vivo, seminando le aree poco produttive o marginali delle aziende agricole, quali i bordi dei campi, con delle essenze ricche in nettare e polline che incrementino la popolazione degli insetti impollinatori.
Biodiversità, Water Footprint e Carbon Footprint del protocollo, sono misurate da società certificatrici esterne.

Con il protocollo di coltivazione per il pomodoro da industria, unico nel suo genere, Syngenta si propone di supportare sia i produttori che i trasformatori italiani mediante la creazione di una “filiera di qualità” che possa qualificare e valorizzare il “Made in Italy” e soddisfare le richieste dei consumatori, sia nazionali e ancor più esteri, in termini di qualità, salubrità e sostenibilità.

 

L'impegno di Syngenta


Syngenta con questo progetto mira a incrementare del 15% la quantità idonea alla trasformazione, ridurre del 20% l’utilizzo degli agrofarmaci e del 15% il consumo idrico.

Il contributo di innovazione e ricerca


• Genetica innovativa per aumentare la quantità e qualità del prodotto finito.
• Agrofarmaci di origine chimica e biologica per una moderna protezione della coltura in grado anche di aumentare l’efficienza fisiologica delle pianta (crop enhancement) e ottimizzare l’uso dell’acqua.
• Formazione per l’uso sostenibile degli agrofarmaci
• Supporto tecnico
• Tecnologie adiacenti di elevato valore
• Programmi che mirano ad aumentare la biodiversità