Con Syngenta l’agricoltura diventa Sociale

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Colui che apre la porta di una scuola, chiude una prigione”.

L’aforisma attribuito a Victor Hugo può considerarsi l’ideale filo conduttore della presentazione, svoltasi lo scorso 14 ottobre presso la cantina dell’Istituto Enologico Umberto I di Alba, dell’ ultima annatadi Valelapena, il vino prodotto con le uve coltivate dai detenuti all’interno della Casa di Reclusione “Giuseppe Montaldo”.

Protagonista dell’evento è stata  la produzione 2015 di Valelapena, che si presenta arricchita di una nuova versione affinata in barrique che, in edizione limitata, sarà disponibile in formato magnum con l’etichetta realizzata in esclusiva dal fumettista Giampiero Casertano, apprezzato autore delle tavole per serie popolari quali Martin Mystère e Dylan Dog. Tutte le bottiglie, acquistabili sia presso l’Istituto Enologico Umberto I sia presso la Casa di Reclusione di Alba, saranno pezzi unici e numerati. I proventi delle vendite saranno interamente destinati a finanziare la prosecuzione del progetto “Vale la pena”, avviato nel 2006 per dare ai reclusi una concreta opportunità di reinserimento sociale.

Il Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, presente all’evento, ha rivolto parole di apprezzamento : “Ho voluto presenziare a questa ricorrenza per manifestare il plauso personale e del Ministero a quanti, con coraggio e abnegazione, hanno contributo al successo di questo progetto che è un esempio di buone prassi ma soprattutto fornisce un'occasione concreta di riscatto e rinascita. Con l'approvazione della legge sull'agricoltura sociale che ho sostenuto con forza, intendiamo promuovere iniziative di welfare come " Valelapena" perché siamo certi che dall'integrazione tra agricoltura, etica e legalità possa nascere una nuova stagione dei diritti e di coscienza civica".