Gli ibridi di colza Syngenta: una gamma in continua evoluzione

L’ampia gamma di ibridi di cui Syngenta dispone a livello europeo ci ha consentito, attraverso un’intensa attività di prove, di individuare le varietà più idonee all’ambiente italiano, che talvolta non consente le semine tempestive.

La scelta varietale e l’investimento di semi/mq sono due aspetti molto importanti che dipendono non solo dalle condizioni climatiche e dall’epoca di semina, ma anche dalla natura dei terreni che in molti areali hanno una grande variabilità. Per questo Syngenta sta sviluppando anche per il colza la tecnica del rateo variabile al fine di definire in modo dettagliato il miglior utilizzo degli ibridi per il successo della coltura.

INDICAZIONI DI SEMINA

Dopo diverse prove effettuate nel corso degli anni l’investimento raccomandato per gli ibridi proposti è di 500.000/600.000 semi/ha in relazione all’epoca di semina e alle condizioni colturali.

SY ROBOT
SY FLORETTA
SY HARNAS
SY MATTEO

IL COLZA: UNA COLTURA DI INTERESSE MONDIALE

sostenibilità economica colza


Il forte consolidamento dei fondamentali di mercato delle oleaginose deriva dalla crescente richiesta dei consumatori mondiali di oli vegetali sia in ambito alimentare che industriale.

I primi quattro oli più consumati al mondo sono quelli di palma, soia, colza industriale e girasole che, per le loro caratteristiche intrinseche stanno avendo sempre di più specifici utilizzi richiesti da un mercato in continua evoluzione, riducendo così gradualmente l’intercambiabilità degli stessi. Per la prossima stagione si prevede l’incremento dei consumi dei principali semi oleosi più importante degli ultimi sei anni. Nello specifico per il colza le previsioni del calo delle produzioni e delle scorte sta già suscitando i primi effetti sul mercato.

L’olio di colza oltre ad essere impiegato per usi alimentari, soprattutto in alcuni Paesi come Francia, Canada, USA e Australia, trova impiego in diversi settori dell’industria fra cui la produzione di biodiesel, strategico per contenere la dipendenza dal fossile e a ridotto impatto ambientale. Coltivare colza, pur in un quadro di incertezza globale, significa rafforzare la sostenibilità economica dell’azienda agricola.

sostenibilità agronomica colza


Inserire negli avvicendamenti il colza significa effettuare una maggiore diversificazione colturale a beneficio sia degli aspetti sanitari che della fertilità del terreno. Infatti, colture differenti hanno differenti parassiti ed infestanti e la loro alternanza contribuisce a contenerne sia lo sviluppo che la pressione. Il diverso rapporto delle varie colture con il suolo rispetto all’asportazione degli elementi nutritivi, al rilascio di essudati radicali e alla presenza di residui colturali oltre che agli effetti sulla struttura, aiuta a ridurre il fenomeno della “stanchezza” del terreno e a migliorarne la fertilità.

sostenibilità ambientale colza


Il colza, garantendo la copertura del terreno nel periodo autunno-primaverile, normalmente più piovoso dell’anno, garantisce l’assenza di erosione in zone più scoscese ed evita il fenomeno della lisciviazione di nutrienti in particolare dell’azoto. Le intense e lunghe fioriture tipiche della coltura del colza, oltre ad abbellire interi territori, favoriscono lo sviluppo di insetti pronubi a beneficio di tutto l’ambiente circostante.

 

colza nel mondo

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