Strategie di controllo dei lepidotteri in estate-autunno

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Nel precedente articolo dedicato al controllo dei lepidotteri nel periodo primaverile-estivo, abbiamo visto come all’ordine dei Lepidotteri appartengono migliaia di specie, anche se di queste solo alcune sono causa di attacchi alle colture agrarie. Una caratteristica chiave dei lepidotteri di interesse agrario è che le larve risultano particolarmente voraci, e i danni provocati alle colture tramite il loro apparato boccale di tipo masticatorio possono essere ingenti. È quindi buona norma monitorare costantemente le popolazioni di lepidotteri presenti in azienda e intervenire in maniera tempestiva contro le larve.

Abbiamo visto che molte specie di lepidotteri compaiono già ad inizio primavera e rimangono attive per diversi mesi. Altre specie, sebbene presenti per buona parte dell’anno, soprattutto negli areali più caldi, risultano particolarmente attive tra fine estate ed inizio autunno. Tra esse, i componenti della famiglia Noctuidae sono i maggiori rappresentanti. Alcuni esempi di lepidotteri appartenenti a questa famiglia comunemente presenti negli areali italiani sono Spodoptera littoralis, Helicoverpa armigena, Autographa gamma e Chrysodexis chalcites, solo per citarne alcune. Le larve sono polifaghe e molto voraci, capaci di danneggiare le colture in modo consistente.

Il monitoraggio del volo degli adulti fornisce informazioni preziose per la pianificazione della strategia di difesa, dato che ci consente di individuare il momento dell’ovideposizione, fattore chiave per il successo degli interventi insetticidi rivolti al controllo delle larve. A seconda della specie e dell’area geografica di interesse, il monitoraggio dovrebbe iniziare già in primavera, in modo da avere informazioni sull’andamento delle popolazioni nel corso dell’anno. Nel caso dei nottuidi, particolare attenzione va comunque rivolta al periodo di fine estate quando, potendo avvalersi di condizioni favorevoli alla loro proliferazione, le larve risultano particolarmente attive. Esistono trappole di monitoraggio appositamente sviluppate per la cattura dei lepidotteri adulti. Esse presentano caratteristiche diverse a seconda della specie da monitorare e vanno utilizzate in combinazione con uno specifico feromone ad azione attrattiva.

Le soluzioni insetticide dovranno quindi possedere un’attività larvicida e ovo-larvicida. È anche importante garantire l'alternarsi di meccanismi d'azione diversi al fine di prevenire l'insorgenza di fenomeni di resistenza. Tutti gli strumenti a disposizione vanno presi in considerazione, compresi i mezzi di bio-controllo come i bio-insetticidi

lepidotteri_Mainspring

In serra e in pieno campo, un programma di difesa integrata che preveda l'utilizzo di Affirm, Karate Zeon, Primial, Bemotius e NemaTrident risponde in maniera efficiente a queste esigenze. Mainspring, invece, insetticida ad azione translaminare contenente la sostanza attiva cyantraniliprole, può essere utilizzato in condizioni di coltura protetta non a contatto con il suolo, grazie alla sua alta efficacia nei confronti delle larve di lepidotteri.

Affirm è un insetticida a base di emamectina benzoato ad azione larvicida e ovo-larvicidaKarate Zeon, oltre alla sua azione contro insetti fitomizi, presenta un'alta efficacia contro le larve dei lepidotteri. Primial è invece un bio-insetticida a base di Bacillus thuringensis attivo per ingestione contro le larve di numerosi lepidotteri. Bemotius, bio-insetticida a base di Azadiractina A, agisce come regolatore di crescita, possedendo anche un’azione disappetente e repellente. NemaTrident, invece, contribuisce al controllo delle larve di lepidotteri grazie all’attività di parassitizzazione svolta dai nematodi entomopatogeni contenuti nella sua formulazione. Il prodotto va utilizzato in combinazione con NemaSpreader, ritentore idrico che favorisce il movimento e la sopravvivenza dei nematodi entomopatogeni sulla coltura.

Grazie a questi strumenti è possibile costruire un programma di difesa integrata che copra l'intero ciclo vitale dei principali lepidotteri che colpiscono le colture floreali e ornamentali in serra e in pieno campo.

In considerazione dell’esistenza di numerose nuove varietà delle diverse specie di piante floreali e ornamentali, è consigliabile effettuare saggi preliminari su un numero limitato di piante, prima di estendere il trattamento ad aree più vaste.

 

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Author

Alessandro Aquino
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Syngenta Italia