BION 50 WG
BION 50 WG, attivatore delle autodifese della pianta per la lotta contro le batteriosi
BION 50 WG protegge le piante attivandone i meccanismi naturali di difesa. BION 50 WG innesca infatti i processi naturali di autodifesa delle piante promuovendo al loro interno le modificazioni biochimiche tipiche dell’attivazione biologica naturale. A base di acibenzolar-S-methyl, BION 50 WG è registrato in Italia per la difesa dalle batteriosi di pero, melo, pesco, nocciolo e pomodoro e costituisce una soluzione unica nell’attuale panorama degli strumenti a disposizione per gli agricoltori per la difesa da patologie di così difficile controllo.

La Resistenza Sistemica Acquisita
Nel corso dell’evoluzione le piante hanno sviluppato meccanismi di difesa che consentono loro di difendersi dalle aggressioni dei patogeni. Uno di questi processi, denominato Resistenza Sistemica Acquisita o SAR, si attiva nella pianta a seguito di un’infezione e conduce a complessi cambiamenti metabolici in grado di agire sugli organi di penetrazione del patogeno o sull’agente stesso: funghi, batteri e virus.
Questo meccanismo è legato alla produzione endogena di acido salicilico che è innescata da un segnale chimico che si diffonde all’interno di tutta la pianta a seguito di un’infezione localizzata. L’acido salicilico si lega ad un recettore specifico e stimola i meccanismi di difesa della pianta attivando i geni responsabili della sintesi di proteine e di altri composti, come le perossidasi.
BION 50 WG e i meccanismi di autodifesa delle piante
Tramite il suo meccanismo d’azione assolutamente originale BION 50 WG induce la Resistenza Sistemica Acquisita (SAR) nelle piante; il sito biochimico d’azione si colloca in corrispondenza o a valle dell’acido salicilico. Altamente sistemico, produce nella pianta le stesse modificazioni biochimiche osservate nell’attivazione biologica naturale ma con modalità nettamente più efficienti che garantiscono una protezione superiore e più rapida della pianta.

BION 50 WG, colture e campi di impiego
Novità - Cancro batterico dell’actinidia
È dell’11 Ottobre 2018 il Decreto che autorizza l’impiego di BION 50 WG nella lotta contro il cancro batterico dell’actinidia (PSA) o Pseudomonas syringae pv. actinidiae (Psa), una malattia che mina le produzioni sia per gravità dei danni sia per scarsità di mezzi tecnici di difesa. Importanti novità: BION 50 WG ha ottenuto l’autorizzazione all’impiego sia per applicazioni fogliari in pre e post raccolta sia per applicazioni al suolo.

Cancro batterico del nocciolo
BION 50 WG garantisce un’eccellente protezione contro la batteriosi del nocciolo distribuito alla dose di 50 g/ha, in 4 applicazioni successive, ad intervallo di 3-4 settimane, a partire dal germogliamento

Picchiettatura e maculatura batterica del pomodoro in pieno campo
Per la difesa contro le batteriosi del pomodoro coltivato in pieno campo BION 50 WG si impiega alla dose di 25-50 g/ha alla comparsa delle condizioni favorevoli all’infezione, in funzione dello sviluppo vegetativo della coltura e delle condizioni climatiche più o meno favorevoli ai patogeni. Si consiglia di intervenire ad intervalli di 7-10 giorni per un massimo di 4 trattamenti.

Colpo di fuoco batterico del pero e del melo
BION garantisce una valida protezione dal Colpo di fuoco batterico sia di pero sia di melo,
- PERO: intervenire dalla pre-fioritura alla dose di 150-200 g/ha per massimo 6 applicazioni ad intervalli di 5-7 giorni.
- MELO: intervenire dalla pre-fioritura alla dose di 150-200 g/ha per massimo 6 applicazioni ad intervalli di 7-14 giorni.

Maculatura batterica del pesco
Per il controllo della Maculatura batterica del pesco si consiglia di utilizzare BION 50 WG in trattamenti preventivi dalla fase di da caduta petali, alla dose di 100-150 g/ha, ad intervalli di 10 giorni per un massimo di 5 applicazioni
