Contro la botrite trattare conviene

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SWITCH protegge grappoli e reddito

Le perdite economiche dovute alle infezioni di botrite possono essere ingenti anche a causa dei marciumi secondari favoriti proprio dalle infezioni di Muffa grigia. 

Le principali conseguenze della presenza di questi funghi sono la produzione di odori e sapori sgradevoli nel vino, o addirittura l’innalzando del contenuto in Ocratossina A. Per queste ragioni il rapporto costi/benefici dei trattamenti contro la botrite si mostra sempre favorevole sia per la coltura, sia per il reddito dei viticoltori. A patto ovviamente di utilizzare il prodotto giusto.

Doppia efficacia, doppia garanzia


SWITCH è l'antibotritico di Syngenta a base di cyprodinil e fludioxonil, due sostanze attive altamente complementari per meccanismo d'azione e comportamento nei tessuti vegetali. Cyprodinil  offre qualità citotropiche, penetrando in profondità negli acini, mentre fludioxonil si lega 

saldamente alle superfici trattate grazie all'elevata affinità per le cere, creando un'efficace barriera contro le infezioni. L’azione di vapore di SWITCH consente infine di permeare le porzioni di grappolo non raggiunte direttamente dal trattamento, una qualità che si esalta soprattutto nelle varietà a grappolo compatto. Applicato nelle fasi chiave per la botrite, SWITCH assicura quindi uve sane e vini di qualità. Inoltre, essendo basato su sostante attive appartenenti a famiglie chimiche differenti, rappresenta la soluzione ideale anche in un'ottica di prevenzione delle resistenze. 

Punti di forza e vantaggi per il viticoltore


  • Elevata efficacia e costanza nei risultati
  • Differenti meccanismi d'azione (prevenzione delle resistenze) 
  • Azione di copertura, citotropica e di vapore in un solo prodotto
  • Resistenza al dilavamento
  • Registrato anche su aspergilli e penicilli (marciumi secondari)
  • Ottimo profilo tossicologico e ambientale
  • Residui armonizzati a livello globale
     

Protezione aggiuntiva contro aspergilli e penicilli


Se applicato tra le fasi di invaiatura e di maturazione, SWITCH controlla anche i funghi saprofiti che proliferano a seguito delle infezioni botritiche. Aspergilli e penicilli sono responsabili della produzione di Ocratossina A e di geosmina, una sostanza che conferisce ai vini aromi sgradevoli rendendoli non più commercializzabili. SWITCH è stato autorizzato anche contro i marciumi secondari, assicurando in tal modo la massima qualità delle produzioni, anche in cantina.


Indicazioni d'impiego


I trattamenti con SWITCH vanno effettuati alla dose di 80 g/hl, pari a 0,8 kg/ha, per un numero massimo di due volte all'anno. Il primo trattamento va posizionato in pre-chiusura grappolo, ovvero nella fase di maggiore sensibilità verso la malattia. Eventualmente, può essere poi effettuato un secondo trattamento, sempre alle medesime dosi, nel periodo che intercorre fra la fase di invaiatura e quella di pre raccolta.