Syngenta racconta l’agricoltura sociale attraverso Valelapena in mostra a Palazzo Lombardia

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È stata inaugurata oggi in collaborazione con la Regione Lombardia, la mostra "Valelapena. Storie di riscatto sociale dal carcere di Alba", che vuole raccontare attraverso le immagini come l'agricoltura sia diventata un momento di riscatto per i detenuti del carcere di Alba.

Al taglio del nastro erano presenti l'Assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità Silvia Piani, in rappresentanza del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'Assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, il Presidente della Commissione Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione, Gianmarco Senna, il responsabile della formazione del carcere di Alba, Sergio Pasquali e l'Amministratore Delegato di Syngenta Italia Riccardo Vanelli.

L’evento ha voluto sottolineare come Valelapena rappresenti un'esempio concreto di come l'agricoltura possa giocare un ruolo determinante anche da un punto di vista sociale oltre che economico.

“L’agricoltura ha uno straordinario ruolo sociale e questo progetto lo testimonia. La Regione Lombardia sta lavorando e investendo risorse per promuovere questo connubio vincente. A livello regionale abbiamo 24 fattorie sociali iscritte al nostro registro. Sono aziende agricole che offrono forme alternative di welfare partecipativo. Abbiamo recentemente stanziato 50 mila euro per organizzare percorsi formativi e aumentare il livello delle competenze degli operatori. Sono fondi utili a sviluppare modelli aziendali in linea con le finalità dell'agricoltura sociale e ad attuare iniziative di comunicazione e promozione esterna come motore di socialità”, queste le parole dell’Assessore Rolfi che ha voluto fortemente portare la mostra in Regione.

Riccardo Vanelli, AD Syngenta Italia, ha così commentato il coinvolgimento dell’azienda nel progetto: “Ringrazio la Regione Lombardia per l’opportunità che ci offre nel raccontare un progetto socialmente rilevante come Valelapena. Dare una seconda occasione a persone svantaggiate comporta benefici per i singoli e per tutta la comunità. Dal 2006, anno di nascita del progetto, ad oggi sono stati prodotti con le uve coltivate nel carcere di Alba quasi 22.000lt di vino che si traducono in 29.000 bottiglie di vino. Il Carcere di Alba, inoltre, che ha ospitato tra i 150 e i 50 attuali detenuti, in questi 13 anni, ha formato attraverso il progetto Valelapena quasi 200 persone. Di queste, 30 detenuti scontata la pena hanno trovato un impiego in campo agricolo mentre 20 sono tornati al loro precedente lavoro senza reiterare il reato. Questo dato è molto rilevante perché vuol dire che 1 persona su 4 ha portato a termine il proprio percorso di reinserimento sociale grazie anche a Valelapena.”


La mostra sarà aperta al pubblico gratuitamente da giovedì 7 a venerdì 15 novembre ed esposta presso:

Palazzo Lombardia – spazio espositivo a piano terra N3 - Piazza Città di Lombardia, 1

Orari di apertura: 10:00 – 18:00

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