Scienza Aperta. La scienza incontra...i consumatori

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Si è svolto venerdì 29 novembre, al Teatro Arena di FICO Eataly World, la quarta edizione di Scienza Aperta, l’evento che Syngenta, azienda dedicata all’agricoltura a livello globale, organizza ogni anno per favorire la creazione di una relazione diretta tra il mondo scientifico e tutti i suoi interlocutori, sottolineando l’importanza della corretta acquisizione e trasmissione di informazioni sui temi dell’innovazione in agricoltura.

Dopo la comunità scientifica, il mondo delle Istituzioni e quello della stampa, i protagonisti di questa edizione sono stati i consumatori, al centro di un vero e proprio “quizzone” dedicato ai (falsi) miti e tabù legati al mondo del cibo, seguito da un vivace confronto tra il pubblico e un panel di esperti del settore formato da Deborah Piovan (imprenditrice agricola e portavoce del progetto Cibo per la mente), il professor Luigi Cattivelli (CREA), la dott.ssa Lucilla Titta (biologa e nutrizionista), il professor Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) e Alessandro Sessa (Direttore responsabile di Altroncosumo).

Alberto Agliotti di FRAME ha presentato il quiz, cogliendo l’occasione per testare in modo divertente la conoscenza del pubblico su temi come genetica e NBT, uso di pesticidi e “chimica” in agricoltura, residui, modelli agricoli diversi, rischio e pericolo ed etichettatura, dimostrando come molto spesso la risposta che ci suona quasi scontata secondo il nostro senso comune non sia in realtà quella corretta. A esempio, la maggior parte del pubblico alla domanda “cosa vuol dire biologico?” Ha risposto “senza pesticidi”; la risposta corretta, invece, è “che segue un preciso protocollo di certificazione”. O, ancora, sull’onda delle recenti polemiche che hanno occupato intere pagine di quotidiani, se ci sentiamo chiedere quale sia “quella sostanza sicuramente cancerogena per l’uomo, che può provocare alterazioni genetiche, nuocere alla fertilità, causare gravi lesioni oculari, dannosa per i feti, e che in caso di esposizione prolungata è causa di danni severi a cuore, fegato e reni” non sorge spontaneo pensare a un agrofarmaco? Invece la risposta a questa domanda è molto più semplice, ma molto meno immediata, perché è una sostanza che fa parte della nostra vita di tutti i giorni ed è considerata socialmente “in”: l’alcol

“La scienza e l’innovazione sono sempre più centrali nel nostro quotidiano e in un settore fondamentale come l’agricoltura, perché ci forniscono gli strumenti di cui abbiamo bisogno per rispondere in modo sostenibile alle sempre crescenti esigenze alimentari”, ha affermato Riccardo Vanelli, Amministratore Delegato di Syngenta Italia. “Un’azienda come Syngenta, tra i principali player mondiali dell’agroalimentare, è consapevole del proprio ruolo primario nella diffusione di una cultura di settore reale e oggettiva e proprio per questo promuove un approccio scientifico alla conoscenza, basato sulla corretta acquisizione e trasmissione di informazioni, senza passare da interpretazioni che derivino dalle tradizioni del senso comune”.

Alessandro Sessa di Altroconsumo ha voluto sottolineare l’importanza della correttezza delle informazioni sulle confezioni: “Molto spesso, oggi, sulla confezione dei prodotti ci sono tante indicazioni come per esempio ‘senza glutine’ o ‘senza lattosio’ che sono sicuramente utili per chi ha un’intolleranza, ma al tempo stesso fanno leva su una falsa corrispondenza percepita dal consumatore con una presunta maggiore salubrità del prodotto, ma questo non è vero. Ogni alimento può interagire con il nostro stato di salute, ma dipende in gran misura dalla quantità e dalle nostre necessità specifiche”.

Ad anticipare il “Quizzone”, nella mattinata del 29 novembre, 3 divulgatori in bicicletta hanno pedalato per Fico Eataly world realizzando le “interviste impossibili” per scoprire quanto ne sanno i visitatori su alcuni temi legati al cibo e all’agricoltura e invitandoli a partecipare all’evento all’Arena.

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